1. Patto di non belligeranza 7 - oltre i confini - capitolo finale


    Data: 19/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Kainman, Fonte: Annunci69

    ... senso di vergogna.
    
    Mi strinse a se e iniziò a dirmi all'orecchio "Punto primo: tu sei mio e io sono tuo, non esiste che lui possa rubarmi a te, non esiste niente e nessuno che ci possa dividere, non è una frase fatta ma un dato di fatto. Punto secondo abbiamo partecipato insieme a questa cosa, non sei stato tu, abbiamo colpe divise in tre se la vuoi biasimare qualcuno. Punto terzo la sua autorità è stata solo di un momento e non si ripeterà, e anche mai dovesse ripetersi io non lo permetterò, perché saremo noi a decidere. Ultima cosa, non c'è da vergognarsi, è solo stato sesso come ogni altra volta, lui è il nostro contatto della chat e punto. Se vorrai, anzi, vorremo farlo ancora lo faremo, altrimenti nessuno ci obbligherà e tutto quello avrà lo stesso valore del sogno non vero che hai appena fatto, come se non esistesse. E, sempre e comunque, non sei tu, ma siamo noi."
    
    Non dissi nulla, annuii solo credendo fermamente nelle sue parole. Mi addormentai tra le sue braccia e così mi svegliai al mattino, appoggiato al suo petto e stretto nella sua morsa sicura, non si era mosso di lì e non mi aveva mai mollato.
    
    Il giorno seguente non ne parlammo, ma io mi trovai a sorridere nuovamente a papà quando lo vidi il mattino, cosa che non facevo più da una settimana, dopo di quel giorno.
    
    La sera stessa da soli in stanza parlai a Samu "Non so se vorrò ancora fare qualcosa con lui oppure no, non ci penso adesso ma so che sarò e saremo in grado di decidere ogni cosa. Sto bene ...
    ... finché ci sei tu. Voglio però istigare papà perché veda altri uomini, così so che può pensare ad altri e non a noi, se sei d'accordo"
    
    Iniziammo a programmare il da farsi, cosa avremmo dovuto dare e rispondere. Avremmo manipolato la situazione a nostro comodo per gestire la situazione al meglio.
    
    Fu così che il giorno seguente gli chiesi se aveva scritto a "Franco", che risultò in realtà essere Francesco, e ci disse di sì, si era presentato e lui subito l'aveva riconosciuto, confermandogli che gli era sempre piaciuto.
    
    Ci fece leggere le chat e vedere tutta la carrellata di foto che aveva inviato. Era decisamente ben messo, sia quanto a fisico che di dotazione.
    
    Papà gli scrisse che avrebbe voluto vederlo ma che si limitava al soft sex. Francesco ne fu più che felice e si accordarono per vedersi a casa nostra due giorni dopo.
    
    Fui contento di quella notizia, perché il mio lavoro di "regista" stava andando come volevo. Ci disse che non lo avrebbe fatto andare in casa perché non voleva usare il loro letto, ma che sarebbero stati nel fienile dove c'è la doccia della stalla, luogo in cui lavoravano insieme anni prima.
    
    "Ragazzi, senza obbligo, ma a voi piacerebbe vederci di nascosto? Mi piace l'idea, però non so se vi va" se ne uscì la sera precedente. Rispondemmo che ne avremmo parlato, ma poi decidemmo per il sì.
    
    Quel mattino, un po' prima delle otto quando Katia se n'era già uscita, venne nella nostra stanza e ci chiese cosa avessimo deciso. Alla nostra risposta ...
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