Caldo vento d'estate
Data: 19/04/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Robb____, Fonte: Annunci69
... sussulto per la sensazione di freddo, lamentandosi per il solletico.
- Scusami…
Sussurrai con lo sguardo basso.
- No… In realtà va molto meglio, grazie!
Mi fece lei con un sorriso.
Poi iniziò a fissarmi dall’alto verso il basso e abbassò la gamba fino ad poggiare il suo piede sulla mia coscia. Con un’espressione maliziosa lo spostò verso il mio inguine, iniziando a massaggiarmi il membro, in evidente stato di eccitazione sotto il costume blu.
- Adesso mi prendo cura io di te.
Disse.
Mi alzai di scatto ma non feci in tempo a ribattere perché con uno strattone avvicinò il mio bacino a lei e, dopo avermi tirato giù il costume con un movimento secco, si avventò sul mio pene già granitico. L’incontro fra il glande e le sue labbra carnose, umide e calde mi procurò un fremito di piacere ininterrotto ed incontrollato lungo la schiena. Istintivamente le poggiai una mano sulla nuca, poco sotto lo chignon che raccoglieva i suoi bellissimi capelli biondi ed accompagnai i movimenti sinuosi del capo mente la sentivo gemere sommessamente. Lei era rimasta seduta sulla panca, con le mani conficcate nei miei fianchi. Io ero in piedi, completamente in balia della sua bocca sapiente, sentivo gli schiocchi della lingua e delle labbra contro il mio glande ed il suo palato. Mi accorsi che in quella posizione eravamo esposti alla vista dei passanti che risalivano verso la spiaggia. Questo rendeva il tutto ancora più eccitante. Con uno schiocco liberò il mio pene dalle sua ...
... bocca e lo strinse in una presa salda, iniziando a masturbarlo con foga. Le gocce di saliva si staccavano in fili dal mio membro, colando lungo il suo polso e lei sorrideva alla scena, quasi rideva compiaciuta.
Stava per provocarmi un orgasmo precoce così mi staccai da lei in modo brusco, le sollevai le gambe bianche e toniche, poggiando i suoi piedi sulle mie spalle, le scostai il costume rosso con una mano e, mettendomi in ginocchio, iniziai a leccarle avidamente le labbra. Seguivo il loro contorno con la lingua, fino ad arrivare al clitoride e succhiarlo con delicatezza. La sentivo ansimare in preda agli spasmi ogni volta che lo lambivo. Iniziai a penetrarla con un dito, poi due, mentre continuavo a leccarla. Era completamente fradicia e caldissima. Ad ogni affondo i suoi umori si depositavano in quantità sempre maggiore sulle mie dita. Adesso urlava di piacere e mi sembrava che stesse per esplodere.
- Scopami!
Esclamò scostandosi ed alzandosi in piedi.
La spinsi burberamente contro il tronco del pino mentre lei si sfilava il costume rosso, facendolo cadere ai suoi piedi. Vedevo davanti a me il suo fondoschiena perfetto e la sua vagina leggermente rigonfia, come una pesca, sporgere fra le sue natiche, mentre inarcava la schiena pronta per essere montata.
Affondai il mio membro nel suo sesso burroso, rovente ed ospitale. Urlò di piacere.
Iniziai a portare ogni colpo con una foga brutale, incitato dai suoi gemiti di piacere. Sentivo il mio scroto infrangersi ...