LA CHAT – Episodio 5
Data: 16/04/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu
... dentro il tappino bianco finale che lo chiudeva ed era cavo. Gli feci due foto, umiliata dal doverlo fare. Il Padrone probabilmente si aspettava che sarebbe stato pieno di merda e sapeva quanto mi sarei sentita sporca nel fare quelle foto, per quello le aveva chieste. Comunque erano fatte, e io ero di nuovo vogliosa.
Andai in bagno, mi feci un bidet accurato, davanti e dietro, calmandomi un po’ e poi lavai il pennarello fino a riportarlo a pulito.
Tornai al PC, sempre nuda come Comandato, scaricai le foto e le inviai tutte. Erano una marea, dalla depilazione al pennarello erano una tonnellata. Nella mail aggiunsi, come piaceva a Lui, tutte le cose successe e tutte le sensazioni provate, con tutta l’accuratezza che potevo. Sapevo ormai che lui amava che fossi precisa nel descrivere tutto, e mi ci impegnai, dall’accappatoio sul terrazzo – compreso come lo avevo aperto davanti rimanendo nascosta ma virtualmente nuda all’aperto – al dolore delle mollette, a come mi avessero lasciato i capezzoli eretti e sensibili, fino al gran finale con il pennarello.
La risposta non si fece attendere a lungo, e fu quella che speravo. “Vieni in chat. Adesso”. Mi precipitai sulla chat erotica, mi collegai e cominciai a bloccare tutti quelli che continuavano a farmi apparire decine di messaggi privati, ignorandoli. Aspettavo Lui. Eccolo!
“La tua fica ora mi piace, molto ben depilata, brava. Come quella di una puttana che non vuole prendere le piattole. Tienila così però, odio quando ...
... i peli scuri fanno capolino come una barba di tre giorni. Usa una crema per la pelle per mantenerla liscia e morbida come piace a me. Buono il servizio fotografico, le posizioni erano davvero oscene, brava.”
Mi aveva lodato per le foto! Ero al settimo cielo, e lo ringraziai. Gli assicurai che avrei tenuto la micia liscissima e morbida per lui. In fondo piaceva anche a me così. Mi pareva di essere tornata bambina, ed anche le sensazioni che provavo, tutte nuove, mi ricordavano quelle di quando avevo scoperto il piacere di toccarsi, in tenera età. Adesso sapevo che voleva che nelle foto fossi più oscena ed umiliata possibile, quindi avrei guadagnato spesso la sua approvazione. Ormai non avevo più limiti, più mi sentivo troia e più godevo. Che trasformazione, dove era finita la vecchia me?
“Ti sei messa l’accappatoio senza ordine, ma dovendo uscire sul terrazzo posso capirlo. Ti punirò poco per questo, contenta?” Assurdo, ero effettivamente contenta di venire “punita poco”… “mi piace molto che tu lo abbia fatto aprire davanti mentre eri ancora fuori. Approvo la scelta, bravissima” E di nuovo, la mia topolina si liquefece per la lode, la avevo davvero sperata. Gli dissi che le Sue lodi mi facevano colare come quando uscivo senza mutande.
“Questo è un problema che devo risolvere, se mi coli sui vestiti diventi si troia, ma anche impresentabile. Prendi un paio di mutande e dimmi quando le hai” Corsi in camera incurante della finestra aperta e presi un paio di mutande in ...