1. LA CHAT – Episodio 5


    Data: 16/04/2020, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu

    Le istruzioni erano ben chiare, un vero manuale su come infilarsi un pennarello nel culo, non potevo certo dire di non aver capito. Mi misi sul letto dopo aver preparato tutto. Olio che usavo per il corpo, profumato, un pennarello di colore verde, ed un asciugamano sotto al sedere per non ungere le lenzuola. Un paio di foto, per cominciare. La prima alla fica, tenendo tra le gambe il cellulare e spingendo la testa indietro. Perfetto, la faccia non si vedeva, ma si vedeva la linea del mento ed un po’ il naso, sfocati, ero irriconoscibile. Poi alzai le gambe, e mi feci un primo piano al buco del culo, la figa già colante umori. L’odore del sesso pervadeva già la camera inebriandomi.
    
    Misi un po’ di olio sullo sfintere massaggiandolo con delicatezza, e già stavo entrando in orbita, ed una goccia sul pennarello. Lo strofinai guardandolo intensamente, come se volessi farlo godere (ma quanto sono stupida), e poi me lo appoggiai sul buchetto vergine. Oddio, il culo mi si stringeva da morire, come a rifiutare quella penetrazione di plastica, ma rilassandomi riuscii a farlo riaprire, e con calma inserii il corpo estraneo. Era abbastanza fastidioso, ma mi sentivo troia ed eccitata. Feci 30 volte come ordinato, e poi altre cinque, cercando le lodi nel fare più di quanto richiesto. Alla fine entrava ed usciva senza alcun dolore, anzi… Le sensazioni si propagavano dal culo alla fica, facendomi impazzire di voglia. Era il momento di farlo entrare quasi tutto, come voleva il Padrone. Lo ...
    ... feci, e cambiandone l’angolo sentii che entrava senza resistenza e fino al punto che mi era stato comandato. Cazzo se era piacevole! Strano, con una lievissima sensazione di fastidio di sottofondo, ma molto alla lontana, ma contemporaneamente… una goduria! Facevo foto come impazzita, e poi me le guardavo, eccitandomi ancora di più vedendo nello schermo quel culo penetrato. Cominciai a sgrillettarmi sempre facendo foto come se fossi una attrice porno, e poi a penetrarmi con le dita. Dio, che paradiso, il pennarello che inizialmente si faceva sentire poco adesso si faceva sentire di più. La vagina occupata dalle dita sembrava più stretta, con il pennarello nel culo, ed il culo si stringeva fortissimo sull’oggetto di plastica che lo invadeva. Ero invasata, mugolavo e gemevo. Venni, squassata da lunghe sequenze di spasmi, e passati quelli onde che si propagavano dal mio sedere, rimasto per adesso occupato, raggiungendo la testa ed i piedi, che scemavano ma poi risalivano.
    
    Lentamente tornai alla normalità. Mi sfilai quel corpo estraneo dallo sfintere, che si strinse quasi in un crampo dietro di lui, e poi tornò ad aprirsi. Lo sfiorai, sembrava un po’ più dilatato. Mi sentii troia fino al punto da eccitarmi di nuovo. Lo fotografai così, rilassandolo al massimo che riuscivo per averlo più aperto possibile, e poi mi accinsi a fare l’ultima foto richiesta: il pennarello. Oh merda. Nel vero senso della parola. La parte superiore era piena di escrementi. Sia intorno che soprattutto ...
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