1. La Settimana Bianca


    Data: 13/04/2020, Categorie: Sentimentali Autore: maxborns4u, Fonte: EroticiRacconti

    ... sopra a t-shirt e boxer, tirai giù le maniche che annodai sui fianchi.
    
    Lei si sedette di fianco a me, entrambi faccia al sole. Si tolse il gilet e tirò giù a metà la cerniera della felpa.
    
    Dopo qualche discorso generico ci trovammo a raccontarci dei motivi per i quali inostri rapporti erano stati fallimentari scendendo anche nei particolari più intimi.
    
    Io - "....ma almeno a letto le cose con lui andavano bene?"
    
    E - "guarda, aveva anche un bel pisello, ma lo usava poco e per poche cose." ridendo! "mai un qualcosa di emozionante, fuori dalle righe, nessuna adrenalina, sorpresa o sesso particolarmente spinto. Una scopatina veloce senza preliminari. Vengo io, non sempre, viene lui e buonanotte. Nel nostro letto, una volta massimo due al mese. Io sono più vivace. Ho bisogno di vivere, di adrenalina!"
    
    Mi girai verso di lei e mi saltò all'occhio che sotto la felpa non indossava niente. Il suo seno era ben visibile dalla mia angolazione.
    
    Io - "tesoro, se vieni in giro così è ti metti in mostra con me però rischi grosso!"
    
    Alungai la mano e sganciai fino in fondo la cerniera della sua felpa.
    
    Ridendo e quasi a sfida lei la aprì facendo uscire entrambe le tette.
    
    Allungai le mani e le stizzai i capezzoli che, un po' per l'eccitazione e un po' per il freddo diventarono immediatamente duri.
    
    La baciai ricambiato con impeto da lei.
    
    Le sbottonai anche i pantaloni abbassando la cerniera, infilai la mano sotto e la trovai già bagnata.
    
    Presi a stimolare il ...
    ... clitoride seguendo il ritmo dei suoi sospiri.
    
    Mi bloccò la mano senza toglierla dal suo sesso.
    
    E - "entriamo, ti prego!"
    
    Accendemmo il camino e nel giro di pochi minuti il tepore avvolse tutta la stanza.
    
    Senza esitare si spogliò di tutti i suoi abiti e mi aiutò a fare lo stesso.
    
    Di fronte al camino, da dietro, la baciai sul collo afferrandole le tette a piena mano per poi stringere tra pollice ed indice i capezzoli tirandoli e torcendoli.
    
    Mugolava dolcemente.
    
    Il mio membro era già in erezione e, spingendole il mio bacino contro, lo sentiva chiaramente.
    
    Dopo un paio di suoi ancheggiamenti si girò e, appoggiati i capezzoli turgidi contro di me e guardandomi dritto negli occhi, scese piegandosi sulle gambe. Con una mano afferrò alla base il mio uccello e, dopo averlo scappellato completamente, con la lingua partì dalle palle per risalire tutto il tronco e, arrivata al glande, chiudere le labbra intorno ad essa. S'ingoiava tutto quello che riusciva per poi tormare alla punta succhiandolo fortemente.
    
    Le piaceva averlo in bocca. Ci giocava con la lingua e con le labbra. Lo assaporava come fosse una prelibatezza.
    
    La lasciai fare per qualche minuto gustandomi ogni suo tocco, leccata o succhiata.
    
    Poi volli restituirle il piacere.
    
    La sollevai e la sdraiai sul tavolo. Tra le sue gambe appoggiai il mio petto sulle sue tette. La baciai sulle labbra, poi sul collo e sulle spalle. Scendendo sui capezzoli duri come il marmo strusciavo il mio busto sul suo ...