1. La Settimana Bianca


    Data: 13/04/2020, Categorie: Sentimentali Autore: maxborns4u, Fonte: EroticiRacconti

    Aspettavo sempre la 'settimana bianca' come uno dei periodi più belli dell'anno. L'ho sempre fatta da quando avevo 7 anni insieme ai miei genitori sulle Dolomiti. Gli hotel che frequentavo erano sempre gli stessi; il 'Belvedere' e il 'Dolomiti' , ma io preferivo il secondo dato che i titolari avevano 2 figli e una figlia di poco più piccola di me.
    
    Con il crescere io ed Elena (la figlia dei proprietari) siamo rimasti buoni amici.....anche un po' di più. Qualche bacio o 'effusione spinta' erano sempre piacevolmente accadute ad ogni mia permanenza da lei.
    
    Da 'grandi' ci siamo un po' persi. Vuoi per i suoi fidanzati o il suo lavoro che la teneva lontana da lì, vuoi per mia (ex) moglie, che mi marcava stretto.
    
    Prenotavo sempre nei primi 15gg di Marzo, quando il freddo non è più così pungente e le giornate si allungavano. A volte andavo su i primi dell'anno per tornarci poi a Marzo e/o a Pasqua.
    
    Sciare mi è sempre venuto naturale, tanto che mi proposero anche di trasferirmi in zona per insegnare.
    
    Ero costantemente alla ricerca di neve fresca e percorsi alternativi o vergini che percorrevo prevalentemente da solo.
    
    Era sabato mattina, mi ero appena messo gli scarponi e, fuori dall'Hotel, sci in spalla mi dirigevo agli impianti di risalita.
    
    E - "Max! Che fai vai a sciare da solo? Senza salutarmi?"
    
    Elena sbucò dall'uscita privata sul retro.
    
    Capelli lisci castano/biondo sulle spalle ma legati a codino, 160 cm, occhi azzurri. Cosce muscolose sotto un sedere ...
    ... tosto, non esile, ma ben dimensionato coperto da pantaloni tecnici aderenti. Felpa con cappuccio e gilet in piuma d'oca sul seno abbondante.
    
    Dopo i convenevoli mi disse che sapendo della mia presenza in hotel, si era tenuta il sabato libero e aspettava che mi facessi vivo per fare una sciata insieme.
    
    Era una giornata splendida. Il sole splendeva in un cielo azzurro intenso, terso e limpido.
    
    E - "la giornata è perfetta per passare dal canalone e scendere verso nord."
    
    Arivammo in vetta.
    
    Poche centinaia di metri e lasciammo subito la pista battuta e, passando in mezzo a degli alberi, entrammo nel canalone.
    
    10 minuti di serpentina tra massi e alberi e si aprì davanti a noi una vallata immensa con neve alta intonsa. Il sole rifletteva su neve e ghiaccio esaltandone la bellezza. Rimasi incantato.
    
    E - "ora ti porto in un posto speciale"
    
    Altri 15 minuti di discesa incontaminata.
    
    Vicino a un grosso abete, coperto da almeno 70 cm di neve, un rifugio abbandonato disegnava la sua forma.
    
    E - "è usato solo in primavera ed estate dagli escursionisti della forestale per lo studio della fauna locale." Corpo del quale lei faceva parte.
    
    Pareti di sasso, porte e finestre in legno grezzo. Non vi erano serrature. All'interno una sola unica stanza con camino e abbondante scorta di legna. Di fronte un tavolo con panche di legno.
    
    Tolti gli sci ci sedemmo fuori su delle tavole lungo il muro. Il sole cuoceva ed io che come sempre quando scio indossavo una tuta intera ...
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