1. Una giornata molto, ma molto piena di sesso.


    Data: 12/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... prego non adesso. Ho sonno.”
    
    “Solo un salutino. Veloce veloce…. Ho voglia.”
    
    “Ma io no. Ho sonno” e allungò una mano per spingerlo via accorgendosi che era nudo.
    
    “Spostati.”
    
    “Dai, solo un salutino. Veloce veloce.”
    
    “Dai, no.”
    
    Francis infilò una mano tra i due corpi e abbassò gli slip che separavano il suo pene dal buchetto.
    
    “Dai, lascia stare.”
    
    “Mh. Adesso lo senti. Senti quanto è duro?”
    
    “Si, lo sento ma non lo voglio. Facciamo domani.”
    
    Per tutta risposta l’altro si sollevò, inarcò il bacino e, facilitato da quanto fosse scivoloso e dilatato, gli spinse dentro l’uccello. Fino alle palle.
    
    “Dai! Ti avevo detto di no.”
    
    “Solo un salutino. Senti come è entrato subito. Ma hai scopato prima?”
    
    “Ti ho detto di no.”
    
    “Ma mi sembra così scivoloso.”
    
    “Vai al diavolo.”
    
    Rise iniziando a muoversi mentre Luca smise di parlare accettando passivamente anche quell’ulteriore botta di sesso.
    
    Francis si impegnò e non smise mai di muoversi, cercando quasi di fare in fretta, finché non fu appagato da quel navigato sfintere che contribuì ad inumidire ulteriormente.
    
    A quel punto, quasi rantolando, si fermò ancora completamente conficcato dentro: “sono venuto, ti sei accorto?”
    
    “Si.”
    
    “Vuoi che resti dentro?”
    
    “Ho sonno.”
    
    “Dai! Non dirmi così che mi togli ...
    ... tutto il piacere.”
    
    “Ok. Domani ti farò impazzire, ma adesso sono stanco.”
    
    Finalmente l’amico decise di assecondarlo e se ne andò nella sua stanza.
    
    Luca si addormentò in pochi secondi.
    
    Il suono insistente del telefonino gli sembrò lontanissimo e lo spense dopo alcuni minuti rendendosi conto che era tardissimo.
    
    Alzandosi si accorse di quanto fosse imbrattato il lenzuolo e di come gli bruciasse il sedere.
    
    Pensò al giorno passato e si mise a contare, meravigliandosi di aver fatto sesso con così tanti maschi.
    
    Vista l’ora si tolse gli slip sporchi e maleodoranti e se ne infilò un nuovo paio, indopssò una maglietta pulita, i jeans e si precipitò al bar.
    
    Arrivò quasi puntuale. Erano appena passate le sette.
    
    “Caduto dal letto?” ironizzò un altro cameriere vedendolo.
    
    “Non mi è suonata la sveglia.”
    
    Rise: “vai dal capo, ti vuole parlare.”
    
    Si precipitò da Giuseppe.
    
    “Eccoti qui. Oggi mi prendo mezza mattina libera. Mia moglie è via e ho la casa libera. Adesso andiamo da me e ti scopo a dovere. Non come queste sveltine del cazzo qui al bar. Vai pure in macchina, è lì dietro, arrivo subito.”
    
    Non ebbe la forza di replicare e si avviò verso la macchina del padrone pensando ancora a quanto sesso aveva fatto nella giornata appena trascorsa e che… forse stava per replicare 
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