Quella foto compromettente
Data: 10/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: quiora, Fonte: Annunci69
... che mi parve lunghissimo.
Giulio era rimasto in piedi, come attonito, sempre eretto come fosse di marmo, io invece mi ero piuttosto afflosciato, forse per l’emozione di quel mio desiderio che si era avverato, eccome! Mi pareva di aver avuto l'orgasmo insieme a lei.
Vale parve risvegliarsi di colpo dal torpore del post-orgasmo, guardò prima me, poi Giulio, e vedendo che c’era ancora quel dono di natura da gustare, si accovacciò di fronte a lui, gli sfilò il profilattico ed iniziò quel pompino micidiale e implacabile a cui io non avevo mai resistito.
Giulio invece pareva avesse superato indenne il rischio dell’orgasmo precoce e ora rischiava di non arrivarci più. Ma non conosceva Vale. La progressione del suo ritmo era inarrestabile. Stringeva tra le mani i glutei di Giulio e piano piano sondò la sua disponibilità ad essere penetrato. Non curiosai, volutamente, per non disturbare il momento, ma sapevo che gli aveva introdotto almeno una falange. Intanto la lingua vellicava il glande roteandogli intorno, poi passava sotto l’asta mentre se l’affondava tutta in gola; sapevo che Vale stava studiando il movimento che l’avrebbe fatto capitolare. Si concentrò sulla punta, mentre con una mano gli spremeva delicatamente le palle e con l’altra gli stimolava ...la prostata? Forse… abbiamo rivissuto ogni ...
... momento di quella sera, ma non ho mai approfondito quel dettaglio.
Vale avvertì dal suo irrigidirsi che Giulio stava arrivando, si fermò a bocca chiusa sul glande, ed io incantato dallo spettacolo ammirai le pulsazioni dell’asta che sembravano non aver fine, mi immaginai cosa provasse mia moglie accogliendo lo sperma che le pompava a fiotti sulla lingua, finché il flusso terminò e l’asta di marmo iniziò a ritrarsi, bellissima la visione di mia moglie che a bocca piena lo accompagnava senza abbandonarlo nel suo rilassarsi.
Vale si alzò, guardandomi fisso negli occhi, ad un palmo dal mio viso, aprì la bocca con tutta la lentezza più libidinosa possibile, mostrandomi il bottino lucente che le copriva la lingua, e senza staccare gli occhi dai miei, lo ingoiò.
Sentii la voce di Giulio, come in lontananza, dire: “Che troia tua moglie, l’avevo immaginato, ma mai a questo punto…che donna...complimenti!”
Ma non gli risposi. Ero ipnotizzato da Vale, dal suo sguardo pieno di passione e dalle sue parole: “Adesso, amore, tocca a te…”
Nota dell'autore: questo racconto, a differenza di tutti altri che ho pubblicato, è di pura fantasia. Ho tratto spunto dalla richiesta di una coppia, che era iscritta qui (ora non più), di immaginare lo sviluppo della storia partendo dall'antefatto della foto compromettente.