Quella foto compromettente - Racconti Erotici

Quella foto compromettente

... anno…

Dopo qualche giorno, la corrispondenza si era fatta talmente fitta che passammo ai messaggi whatsapp, poi una videochiamata, Giulio anche in inverno era abbronzatissimo, mia moglie “stranamente” sapendo della videochiamata era stata dal parrucchiere e si era truccata vistosamente.

Inevitabilmente il discorso cadde sul…”ma quando mai ci rivedremo?”

Giulio ci fece una proposta: per Natale sarebbe venuto a Torino per visitare sua zia, poteva essere l’occasione giusta.

Mancava ancora un mese, ma questa prospettiva mise mia moglie in agitazione. Ed io mi riempii di dubbi. Era fin troppo evidente che era attratta da Giulio, non solo fisicamente: è un ragazzo molto gentile e che ci sa fare con le donne. Avrei voluto chiarire con lei per sapere cosa si aspettasse dall’incontro, ma non avevo il coraggio di chiederglielo. Temevo che il gioco mi sfuggisse di mano.

Una sera la trovai in camera mentre provava una guepière con reggicalze. Mai vista prima!

“Mi aiuti a sistemarla? Che dici… la stringeresti di più? Il seno lo schiaccia troppo?”

“Vuoi che lo chiediamo a Giulio? Facciamo una videochiamata?”

“Lo chiedo a te! Poi, magari, se vuoi, lo chiederemo a Giulio…ma ricordati che in questa cosa, comunque vada, noi siamo in due…e tu devi essere d’accordo. Anzi: lo faccio solo se so che ti piace, ti eccita. Giusto?”

“Mi piace...cosa? A cosa stai pensando?”

“Non fare il finto tonto. A darmi ad un altro uomo in tua presenza! Perché è quello che vorresti, ...

... no?”

“Non ne sono più tanto sicuro… ho l’impressione che Giulio ti piaccia troppo.”

“Non hai capito niente. E se la metti su questo piano, finiamo subito qui. Giulio è l’oggetto della nostra fantasia, non solo della mia. Tu ed io lo vogliamo insieme. Capito?”

Così dicendo, mi mise le braccia attorno al collo e mi baciò.

Facemmo all’amore con grande passione, come non ci capitava da tempo.

La notte mi svegliai, lei era ancora con la guepière, mi misi a fantasticare sull’incontro con Giulio, ormai era questione di giorni.

Finalmente arrivò. Direttamente da noi dalla stazione, con un trolley e regalini, uno per Vale ed uno per me. Mi venne il dubbio che in realtà la zia non esistesse e fosse venuto apposta solo per noi. Il pensiero mi inorgoglì… ma era una ragione in più per dover scacciare un filo di gelosia.

Vale aveva preparato una cena coi fiocchi, ma soprattutto aveva preparato se stessa: tubino nero scollato che lasciava intravedere la guepière, calze a rete e tacco 12.

E... senza mutandine. Particolare di cui mi ero accertato con una palpatina, e mi donava ancor più eccitazione.

Durante la cena la conversazione cadde inevitabilmente sui ricordi dell’estate, finché Vale non dirottò l’argomento su Annunci69 e sul caso che ci aveva portato a rivederci.

Con noncuranza gli chiese cosa stesse combinando di bello sul sito…perché era sicura che stesse facendo strage! Giulio fu molto abile nel tenere un basso profilo, senza cadere nel tranello del ...