Colto sul fatto – Parte Prima
Data: 09/04/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Autoerotismo
Autore: Claudio78, Fonte: RaccontiMilu
Una settimana a casa da solo. La prospettiva era eccitante. Non che avere la famiglia a casa fosse un problema, ma saperli tranquilli al mare mi consentiva anche di organizzare diversamente le giornate, ma soprattutto le serate. Non ho mai avuto problemi a stare da solo, anzi, ma è ovvio che la sera addormentarmi accanto a mia moglie era diverso; mi piaceva sempre allungare le mani, accarezzare le sue cosce, sollevarle la camicia da notte per palpare il suo sedere, farle sentire la mia eccitazione pulsare tra le gambe. Tutte attenzioni che lei ha sempre gradito e che a volte (non sempre, purtroppo) mi lasciava fare ben oltre il confine che la portava, poi, ad aprire le gambe, cercare con la mano il mio cazzo e lasciarsi andare ad un’appagante scopata. Tuttavia essere solo mi lasciava campo libero per un’altra mia passione: la masturbazione. L’ho sempre adorata, regolare a piacimento la durata, il ritmo, il momento in cui venire. Nei giorni di solitudine arrivavo anche a farlo tre o quattro volte. Non di rado la sera, comodamente sdraiato sul letto, mi trovavo a curiosare tra i vari siti alla ricerca di immagini piccanti, video, qualche film, che mi godevo a volte fino a notte inoltrata. Quel giorno mi ero svegliato presto, con l’erezione viziata anche dalla voglia rimasta dalla mancata sega della sera prima. Mi occupai di tutte le faccende di casa e preparai la colazione, che mangiai guardando le ultime notizie al telegiornale. Dopo aver finito di mettere a posto controllai ...
... l’orologio, erano le 7:45. Non dovevo essere in ufficio prima delle 9, indossavo ancora soltanto il pantalongino del pigiama, molto leggero, che non mascherava il gonfiore dovuto all’idea che mi stava balenando in mente. Avevo già fatto la doccia lasciando aperta la finestra e mettendomi a favore di visuale nella speranza che, come già avvenuto in passato, la vicina approfittasse per spiare un po’. Quella che io definisco una “necessità” di trasgressione mi aveva lasciato insoddisfatto, speravo che la vicina si affacciasse ed ero pronto a masturbarmi sotto i suoi occhi. Invece non era successo nulla. Vista l’ora, decisi che avrei potuto prendermela comoda e mi diressi verso il seminterrato, dove avrei potuto approfittare del fresco, del televisore di dimensioni maggiori e di tutta la privacy necessaria per masturbarmi a piacimento. Mi accomodai sul divano, accesi la televisione e la collegai al mio cellulare in modo da usarla per vedere ciò che il mio display mi mostrava. Davanti agli occhi comparve l’immagine del classico video che riproponeva assurde situazioni da porno di serie C, ma le attrici erano molto interessanti e tanto mi bastava. Una giovane e formosa bionda stava facendo finta di non saper dire di no ad un porco maturo che dopo averla palpata per un po’ le aveva sollevato il corto abitino a scoprire un culo guardacaso privo di mutandine, per iniziare a masturbarla e costringerla a segarlo. Subito dopo optai per un video con una ripresa di una avvenente ragazza che ...