L'insegnante di francese
Data: 05/04/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Khayman86, Fonte: Annunci69
... un dito contro: "Fermo", il suo sorriso si allarga, lo sguardo assume un aspetto sardonico e beffardo: "Ogni errore ti costerà. Uno schiaffo, così forse imparerai a parlare meglio e non come un troglodita".
Passano alcuni attimi infiniti, riformulo la frase nella mia testa, la pronuncio ad alta voce, scandendo parola per parola.
Riesco solo a chiudere gli occhi. Poi sento un pizzicore diffuso sul lato sinistro del volto. Il pizzicore diventa calore, riapro gli occhi e realizzo che ho ricevuto un ceffone, nonostante le mani minute e morbide.
"Non, tu avais tord" mi dice Helene, sempre sorridente, per nulla scomposta. Abbasso lo sguardo sulle sue gambe accavallate, mentre una delle ballerine pende dall'alluce del piede destro. "Ci riproviamo?" mi chiede, sempre raggiante ma con un certo alone inquietante.
Bofonchio un "Oui" mentre mi massaggio la guancia dolorante.
Ci riprovo, ma di nuovo senza preavviso, arriva un secondo schiaffo. A cui seguono un terzo, un quarto, un quinto; mi sento la guancia gonfia, e realizzo che uno lacrima mi sta colando dall'occhio sinistro.
"Non va bene così, non va proprio bene. Sei uno stupido e mi inizia a far male la mano." E così dicendo, scalcia la ballerina con cui stava giocando, mostrando un piedino liscio, bianco come come il marmo, con un delizioso smalto rosso. Si china, con gesti lenti ed elaborati raccoglie la scarpa e me la punta, a pochi centimetri dal naso.
"Ecco, questa dovrebbe aiutare, vediamo se ti ...
... rinfresca la memoria".
Seguono altri tentavi: la suola ruvidi e sporca della ballerina finisce ripetutamente sulle mie guance, fino al momento in cui riesco a dire la frase, per intera, corretta.
"Bràvò" esulta la mia insegnante.
Riesco a sorridere, nonostante il dolore sul viso, e senta un diffuso calore su entrambe le guance; sono in preda all'euforia, con un'erezione vistosa, tuttavia mi riprendo e ricordo che Helene è pur sempre la mia insegnante, e realizzo che forse il mio comportamento è fuori luogo, a dir poco.
"Scusami Helene... M-mi sono lasciato un pò andare e... Credo di doverti delle scuse. Sono un uomo sposato e tu sei una docente..."
I suoi occhi azzurri riprendono un tono gelido, passano alcuni secondi in silenzio e mi sembra di essere trafitto dalle sue pupille.
"Cosa stai dicendo? A me pare ovvio quello che desideri davvero" e così dicendo, posa il suo piedino sul mio membro, coperto a stento dai jeans tesi. Prima lo accarezza delicatamente, riesco a sentire la sua morbida pianta salire e scendere lungo tutta l'asta, il tallone sfiorarmi i testicoli. Poi inizia con una leggera pressione, avanti e indietro, aumentando progressivamente l'energia con cui spinge.
"Helene... c-cosa... cosa fai? dovremmo tornare al francese..." balbetto mentre pronuncio queste parole.
"À genoux !" - senza rifletterci, date le mie esperienze da slave, mi inginocchio sul pavimento di marmo. La mia insegnante continua il massaggio, sempre più energico, mentre sento ...