1. inattesa avventura in car-sex


    Data: 31/03/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... cercavano noi.
    
    Nicoletta accese la luce di cortesia e :
    
    "Quando li incroci lampeggia e vedrai - disse convinta - speriamo di fare presto, perché devo fare pipì, altrimenti me la faccio addosso".
    
    E così feci; dopo il veloce lampeggiare, accostammo sul lato meno frequentato dello spiazzo e non passò nemmeno un minuto, che anche loro si fermarono.
    
    Avevamo stabilito il contatto ed era chiaro che qualcosa ci sarebbe stato: Nicoletta aprì la portiera e scese dall'auto.
    
    La raggiunsi anch'io e, sotto gli occhi esterrefatti dei due, si alzò il vestito, si sfilò quella specie di slip e, chinandosi in avanti, si lasciò togliere il plug dal sedere.
    
    "Questo ora diventa tuo" mi sussurrò e prendendo un fazzolettino umidificato lo pulì di quelle poche tracce che, in tutte quelle ore, potevano aver lasciato.
    
    Poi si accovacciò e cominciò a urinare. Lo scroscio della minzione non giunse solo alle mie orecchie, ma certamente anche a quelle della coppia in macchina. Ma...
    
    "Che troia" sentimmo sussurrare.
    
    Credendo che l'epiteto venisse dalla macchina, sia io che Nicoletta, lanciammo uno sguardo non lusinghiero verso i due; invece chi l'aveva profferito erano due uomini che, non visti, si erano avvicinati.
    
    Non erano giovanissimi: sicuramente avevano più di cinquanta anni, ma alla fioca luce dei fari bassi delle nostre auto, sembravano persone abbastanza a modo.
    
    Comunque, Nicoletta li fulminò con lo sguardo, per cui comprendendo la brutta e non gradita figura, uno ...
    ... dei due cercò di scusarsi.
    
    "Non era per offendere, ci scusi, ma vedere questa scena, per lo meno a me, ha provocato una certa eccitazione" toccandosi il bozzo sul davanti.
    
    Intuì l'interessamento della mia signora per cui si fece coraggio e lo tirò fuori.
    
    Era a mezzo metro dalla mia sposa e, osando ancora di più, le si avvicinò e offrì il suo cazzo, quasi come pegno per farsi perdonare.
    
    Nicoletta lo sfiorò con le dita e poi decisa lo prese in mano. Era davvero bello grosso, non molto lungo ma largo abbastanza e completamente scappellato. Sembrava circonciso.
    
    A questo punto intervenne la donna misteriosa, la quale, allontanandosi dal marito, disse all'altro sconosciuto:
    
    "E tu, non hai niente da farti perdonare?"
    
    A dire il vero anche l'altro stava già sul piede di guerra e, in un baleno, la attirò a sé e le fece sentire la consistenza del suo membro eretto.
    
    Sia io che lo sconosciuto collega/cornuto, restammo in un muto ed eccitato silenzio. Cercando di fare quanto più piano possibile, per non disturbare l'inaspettato momento di idillio delle donne, mi allontanai da quelle novelle coppie e raggiunsi l'altro, vicino alla sua macchina.
    
    "Hai visto che roba? Le nostre signore si stanno divertendo, e, mi sembra, anche alla grande. Non ci siamo nemmeno presentati: sono Nando e mia moglie Erminia, piacere" e mi tese la mano.
    
    "Io Federico e lei è Nicoletta" risposi stringendogliela.
    
    "E' da parecchio che frequenti questo posto?" chiesi
    
    "No, è la seconda ...
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