La storia di Monica – Cap. 5.6 – Il viaggio di nozze 1a parte
Data: 30/03/2020,
Categorie:
Lesbo
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... cazzo finto perchè so che godrai ancora più di adesso.” le dissi poco prima che avesse il tanto agoniato orgasmo. Rallentai le dita solo quando la vidi quasi crollare travolta dal piacere, ma poco dopo mi resi conto che ero io ad avere una gran voglia di godere. “Che ne dici di pensare un po’ a me ?” le dissi togliendomi il perizoma. “Non vedo l’ora.” mi rispose baciandomi con ardore. Nonostante fosse una novizia del sesso saffico, Eva si rivelò una molto piacevole sorpresa, anche se un po’ troppo frettolosa. Scese infatti fra le mie gambe senza fermarsi sul seno o sulla pancia, arrivando subito alla passera, che però leccò con passione, usando allo stesso tempo un paio di dita per sditalinarmi con maestria. “Mm ma che brava che è la mia sposina.” le dissi strizzandomi delicatamente i capezzoli. Mi ritornò in mente quando Tommaso mi portò in quel lap-club per vedermi lesbicare prima con Olivia, e poco dopo con Natasha, ma anche quando facevo sesso con Marisa davanti a quel cornuto di suo marito Patrizio. Perchè era innegabile che farlo con una donna mi piaceva, almeno non meno che con un uomo, e ‘conquistare’ una come Eva era un qualcosa in più che nessun maschio mi poteva dare. Il picco del piacere arrivò senza che quasi me ne accorgessi, lasciandomi in uno strano stato d’incompletezza, come se tutto quello fatto sino a quel momento non fosse stato che un lungo preludio. Tirai con dolcezza a me la testa di Eva sino a ritrovarmi le sue labbra davanti alle mie. La ...
... baciai come non avevo ancora fatto quella sera, non tanto con passione, quanto con lussuria. Senza che quasi me ne accorgessi, allungai la mano dentro le sue gambe, e ripresi a masturbarla, questa volta delicatamente, senza alcuna fretta, e lei non tardò a ricambiare. Ci ritrovammo così come due ragazzine, che si baciano e si toccano a vicenda, quasi a voler scoprire le prime gioie del sesso, solo che noi due eravamo due donne sposate. Ciò nonostante ci lasciammo andare in quel dolce gioco fino a riassaporare il piacere dell’orgasmo, questa volta sì davvero appagante. “Credo davvero che prima o poi ti verrò a trovare, anzi penso prima che poi.” mi disse sorridendo mentre si rivestiva. “Allora metto già una bottiglia in fresco.” le risposi cercando il mio perizoma “Però scusa adesso dove vuoi andare ? Ti sei dimenticata che sul tuo letto dorme mio marito ?” Ci mettemmo a ridere pensando a che razza d’imbecillii avessimo sposato, poi le prestai una camicia da notte prima di dividere il mio letto con lei. Il giorno seguente Girolamo si scusò con me per come si era comportato, ringraziandomi allo stesso tempo per aver aiutato la moglie. “Non sai quant’è stato piacevole aiutare Eva brutto idiota che non sei altro.” pensai dentro di me mentre gli rispondevo che non c’era bisogno di dire nulla. Solo non sapevo che con Eva ci saremmo riviste qualche giorno dopo, ma in ben altra situazione.
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