1. La storia di Monica – Cap. 5.6 – Il viaggio di nozze 1a parte


    Data: 30/03/2020, Categorie: Lesbo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    Appena arrivati nel resort dove avremmo passato la nostra poco romantica luna di miele, conobbi Eva e suo marito Girolamo, anche loro freschi sposi e nostri concittadini. Però mentre Tommaso ed io eravamo quasi coetanei, fra di loro c’erano più di vent’anni di differenza, e Girolamo sembra anche più vecchio dei suoi cinquantanni. Eva era invece una bellissima donna, con profondi occhio verdi, e una cascata di ricci castani, anche se quello che si notava subito era il suo fisico quasi scultoreo, ma non per questo poco femminile, anche grazie ad una quarta che quasi si esaltava in quelle forme quasi perfette. Fra noi nacque subito una bella amicizia, anche perchè i rispettivi mariti sembravano interessati ad altro, iniziando dalla pesca d’altura, e finendo con le specialità del barman. Quella sera però gli uomini diedero il peggio di se. Infatti c’eravamo entrambe preparate per un cena romantica, con tanto di abito lungo e trucco delle grandi occasioni, per poi ritrovarci a dover mettere a letto i rispettivi consorti, in uno stato che definire d’ebrezza è riduttivo. Eva ebbe però l’idea di mettere nello stesso letto gli uomini, così da poter dormire senza doverli sentire russare. Così dopo averli messi in camera sua, ci ritrovammo sdraiate nella mia a parlare di cose futili. “Com’è che hai conosciuto Girolamo ?” le chiesi per cambiare argomento. “Ad un matrimonio, lui era il testimone mentre io m’occupavo del catering. Pensa che non sono riuscita a staccarmelo di dosso, sino a ...
    ... quando non gli ho dato un appuntamento ! Devo ammettere che quella sera andò oltre la perfezione, ma del resto una delle sue doti migliori è il saper organizzare qualunque cosa.” Non osai chiederle se dietro tutto quel romanticismo ci fosse anche il portafoglio dell’uomo, che pur non essendo come quello di Tommaso, era sempre di tutto rispetto. Col passare del tempo mi misi in testa che prima o poi Eva gli avrebbe messo le corna, e volli stuzzicarla per vedere se la mia idea era quella giusta. “Prima di lui quanti ne hai messo al tappeto ?” gli domandai sfiorandole la coscia con una mano. “Non tanti e tutti uomini.” mi rispose cercando di coprire la gamba. Il suo vestito però aveva uno spacco bello lungo, e il suo cercare di coprirsi, finì col diventare quasi ridicolo. “Davvero mai con una donna ?” chiesi con malizia “Neanche per gioco ?” “Ad esser sincera c’è una mia amica che un po’ ha provato, ma senza mai insistere…” “Come sto facendo adesso io.” le dissi sfiorandole nuovamente la coscia con la mano. Non mi fermai però al solo toccarle la gamba, ma m’avvicinai lentamente, ma allo stesso inesorabilmente, con le mie labbra alle sue, sino a che non si toccarono. Eva rimase immobile come una statua, mentre i miei baci si facevano sempre più audaci, ma senza mai cercare d’aprirle la bocca. “Monica io…” mi disse con un tono che sapeva di resa. “Tu adesso ti lascia andare, e mal che vada avrai fatto un’esperienza in più, tanto sappiamo benissimo che prima o poi metterai le corna ...
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