1. Odissea in famiglia cap 4


    Data: 29/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... quello che pensi di me, che sono un po’ il tuo toyboy allora ti chiedo io una cosa per me Se ci vedremo ancora mi prometti di mettere quelle cosettine che voi donne mettete per fare impazzire i vostri uomini? Lei: cosa intendi? Lui : dai non far finta di non capire: quelle mutandine trasparenti e i reggiseni che fanno vedere.. e i reggicalze. Non farmi entrare nei particolari, lo so che hai capito Lei con un sorriso: sei proprio un maialino. Se ci vedremo ancora, chissà… Tom sorride contento e poi le dice: voglio provocarti: cosa ne dici se portassi in questo letto un amico che stravede per te? E’ un bel ragazzo e un cazzo forse più grosso del mio. E poi con due uomini godresti di più… Lei: non se ne parla; sei proprio un ragazzo. Lui si accorse che per il momento non era d’accordo. Lui: peccato, sono convinto ti piacerebbe e si alza. Lei lo guarda allontanarsi rimirando con evidente piacere quel fisico statuario( con enfasi potrei dire da bronzo di Riace, ma un pisello vero lungo anche se mollo) che la fa sentire sodisfatta ,sazia di sesso e attiva come una meretrice. Fa un sospiro di soddisfazione e si mette seduta sul letto . Il suo sguardo cade sulla zona intima e poi con la mano si tocca la passera e poi dietro l’ano. Sta controllando che tutto sia a posto o sta pensando alle attenzioni che hanno avuto? Volevo vedere come finiva Prima Tom e poi Francesca andarono in bagno e dopo essersi rinfrescati si rivestirono. A differenza della volta precedente Tom non aveva ...
    ... fretta e mia moglie era rilassata. Si rivestirono; lei gonna morbida svasata e camicetta, lui jeans e camicia Si guardarono insieme allo specchio, verificando di essere in ordine, a mezzo metro da me. Poi mia moglie: vado prima io. Non si sa mai… Tom: si hai ragione, ma prima dammi un ultimo bacio. Fu un bacio da amanti e non da ricattatore e ricattata. Fu un lungo bacio mentre la mano di Tom era sul culo di mia moglie e lo palpava a nano aperta. Interrompendo il bacio le disse: devi proprio andare? Non abbiamo un po’ di tempo per.. ? Mia moglie gli sorrise lusingata, piacerebbe anche a me e gli passò la mano sulla mano su quel cazzo che le aveva dato tante soddisfazioni, ma devo proprio andare. Facevo molta fatica a riconoscerla. Lui: sicura? E mentre lo diceva la fece ruotare e girare verso lo specchio. Lei cosa fai? Non posso. Mi metti in disordine. Lui non l’ ascoltava più. Le mise la mano sulla schiena invitandola ad appoggiarsi sul tavolo. Poi si slacciò i pantaloni calandoli quanto bastava per fare uscire l’uccello dagli slip. Notai che l’uccello stava dando segni di risveglio Lei :no, di è tardi e poi .. ,ma non lo diceva in modo convincente. Tom le alzò la gonna sulla schiena e spostò di lato i leggeri slip. Strusciò il cazzo sulle sue accoglienti chiappe perchè diventasse sufficientemente duro. Piazzò il cazzo sulla passera tenendo con le dita gli slip spostati lasciando libero il foro d’ingresso principale, appena la vagina lo sentì premere si aprì accogliente ...