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Odissea in famiglia cap 4
Data: 29/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
Odissea in famiglia cap. 4 Il giorno dopo per fortuna era l’ultimo giorno lavorativo della settimana. Francesca non accusava più dolori o comunque non erano tali da darle fastidio e la giornata scorse normalmente. Aveva ripreso il suo normale comportamento ed anch’io dopo una notte insonne cercai di lasciarmi alle spalle quanto avvenuto decidendo di non dirle nulla. La stessa cosa che a quanto pareva avesse deciso anche lei . La domenica andammo al mare alla nostra casetta. Furono due giorni sereni, i bimbi sempre coi nonni e noi stemmo sempre insieme e vicini. Non ci eravamo confessati nulla , ma si vede che quanto era successo ci spingeva a recuperare il nostro affetto caso mai ve ne fosse stato bisogno. Quella sera facemmo l’amore; fu ,se possibile, più intensa del solito la nostra partecipazione. Avevo paura che la penetrazione con la mano le avesse allargato definitivamente la vagina, ma per fortuna non sentii nulla di diverso dal solito. Mi accolse calda e ricettiva e sentivo il mio membro ben sollecitato dallo sfregamento interno, Mi piacque molto far l’amore con lei con una nuova intensità e con il desiderio di cancellare quanto avevo visto e la cazzata che avevo fatto “uscendo” con nostra nipote. Lei mi parve volesse assorbire facendo l’amore tutto di me e del nostro rapporto e non mi stupii quando presi dal nostro piacere e prossimi all’orgasmo mi disse: ti amo. Il giorno dopo steso al sole sulla spiaggia rivedevo mentalmente , purtroppo, alcuni dei spiacevoli ...
... momenti vissuti. Facevo fatica a cancellarli del tutto. , ma ci stavo provando. Avevo il cazzo di Tom davanti gli occhi mentre la penetrava allargandole a dismisura l’ingresso della vagina e ricordavo che mi ero stupidamente chiesto se gliel’avesse allargata per sempre che non potesse più sentire il mio cazzo sfregare contro le labbra vaginali. Per eliminare questo brutto pensiero /immagine ripensai alla notte precedente mentre facevo l’amore con mia moglie; a quanto fosse stato bello e completo. Mi ricordai di quanto avevo goduto mentre disteso su lei sentivo il suo caldo corpo e come le nostre lingue vogliose si succhiassero reciprocamente. Avevo le sue lunghe gambe che avvolgevano le mie e sentivo il cazzo caldo nella sua figa che era bollente e piena di umori. Nel momento in cui sentii quella scarica che ti percorre il pene che ti dice che stai venendo , come al solito, glielo dissi dandole il tempo per spostarsi favorendo l’uscita del cazzo. Avvenne qualcosa che ormai non avveniva da quando era nato il nostro secondo figlio. La sentii stringermi a se mentre mi diceva vengo anch’io, vieni, vieni amore. Sentii le sue gambe spostarsi sulla mia schiena artigliandomi impedendomi di uscire da lei. Preso com’ero non pensai ad altro che godere in lei con lei. Le riempii la passera del mio seme. Fu stupendo. Erano anni che non godevo così. Ripensandoci: avrà voluto coprire la copula di Tom? Non mi sentii tranquillo ; mi buttai in mare. Una bella nuotata fa sempre bene e la fatica ...