1. Odissea in famiglia cap 4


    Data: 29/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’episodio di poco prima che mi insospettì. Dopo, quando lei si allontanò, chiamai il fornitore con una scusa e poiché non mi disse del programmato incontro con mia moglie arguii che mia moglie non mi avesse detto alla vertà Preso da un flash, dopo pranzo, mente lei si preparava ad uscire la anticipai. Mi recai all’ appartamento del misfatto in auto ponendomi in un luogo defilato. Era passato poco tempo quando vidi mia moglie arrivare al palazzo, quasi in contemporanea vidi Tom arrivare sorridendo. Un freddo saluto di lei e iniziarono a parlare. Mia moglie era agitata, lui no. Lei gli mostrò il cellulare. Lui guardò e fece un passo indietro come colpito da quello che aveva visto. Lei insisteva mentre lui con il capo e la voce diceva non è vero no. La scena durò anche troppo perché alcuni passanti si girarono a guardare cosa stesse succedendo tra loro. Forse per non dare spettacolo ai passanti entrarono nel portone. Mi precipitai dietro loro. Erano nel primo cortile ed il loro non era parlare , ma una vera e propria discussione. Lui le teneva una mano sul gomito e la invitò a prendere l’ascensore. Sentii: andiamo su che ci spieghiamo, qui non si può, ci vedono e sentono tutti. Entrarono nell’ascensore, cosa che lei fece apparentemente di malavoglia. Appena l’ascensore partì mi precipitai alle scale che salii ad una velocità folle per le mie capacità, mi fermai con il fiatone al pianerottolo inferiore a cui sarebbero arrivati loro. Li anticipai di qualche istante. Aspettai che ...
    ... uscissero dall’ ascensore e prendessero il corridoio poi salii al pianerottolo. Ebbi un attimo di scoramento mentre allungavo la mano per aprire la porta che portava al angusta stanzetta. E se fosse stata chiusa a chiave come è normale che fosse? Girai la maniglia. Era aperta. Un colpo di fortuna o..? Poi seppi che da Adele che non fu fortuna. La stanza era buia e riuscii a trovare e ad accendere la fioca lampadina che malamente la illuminava. Era ancora tutto come la volta precedente con la sedia sfondata nella stessa posizione come l’avevo lasciata. Con ansia cercai il telecomando che permetteva di sollevare la finta copertura che copriva lo specchio magico. Lo trovai e premetti più tasti alla ricerca di quello giusto. Il telo si alzò proprio mentre loro entravano nell’ appartamento. Appena dentro mia moglie lo aggredì verbalmente, almeno suppongo. Li vedevo, ma non li sentivo. Non avevo ancora trovato il modo di attivare l’impianto audio ricevente. Ero concentrato nel vedere cosa accadesse nell’appartamento, mi sembrava di assistere a un vecchio film muto dove segui i personaggi ed i loro movimenti e da questi e da questi elabori quello che potrebbero dirsi. Mio moglie era incazzata nero e continuava a mostrargli lo schema del cellulare. Lui con la testa e le braccia diceva no non è vero non sono stato io. Era talmente teso nel proclamare i suoi no da sembrarmi persino convincente. Ma cosa c’era su quello schermo? Mi immaginai qualche scena porno che era stata ripresa la ...
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