La Caduta. Atto Quarto. Della decisione di Septimo, dell’elezione di Serena Prima a Comes Imperatoris e di ciò che seguì.
Data: 29/03/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... simile. Sarebbe una catastrofe se perisse!-, esclamò Ennius. –Il fato dell’intero Impero ne sarebbe compromesso.-, concordò Calus. -Non è possibile. Non è possibile e lo sapete bene.-, disse Antus, -È una pazzia. Un azzardo.-.
Septimo pareva ponderare le risposte. In realtà, l’analisi risultava quasi superflua. Quasi. -Se ho ben capito il piano, dovrei fare visita alle forze al fronte e fare sì che Aristarda lo sappia.-, disse. -Sì.-, rispose Serena, -E dovrete farlo restando fuori dalla sua portata ma spingendo Proximo ad agire. Non occorre che rimaniate sino a battaglia iniziata, ma dovrete fare da esca.-. -Esporresti così l’Imperator?! Sei avventata e folle!-, esclamò uno stratega di mezz’età coi capelli stopposi e un pizzetto curato all’antica maniera di Licanes. -Non si vince senza correre rischi. Ogni scontro è una scommessa col fato. Se non accetti rischi, le tue vittorie non potranno mai essere totali. Talvolta occorre rischiare. È necessario, per la salvezza dell’Impero.-, replicò Serena, -Inoltre, questo è un rischio contenuto e calcolato. Predisporremo una trappola che permetta all’Imperator di uscire indenne da qualunque possibile scenario e da ogni sua variazione. -.
-Anche così, come possiamo essere certi che Aristarda non invierà assassini? Come possiamo non tenere conto che sia disposta a venire meno ai codici d’onore pur di assicurarsi il trono?-, chiese Ennius. -Non accadrà.-, rispose Serena, -Ritengo che, se non l’ha fatto finora, non lo farà. ...
... Vincere in un modo simile sarebbe un’onta. Vuole una vittoria nobile, pulita come fu quella di Janus contro Re Gunkal-. La citazione del Mito era conosciuta, e in molti rifletterono su quelle parole. -Imperator… ti scongiuro, non farlo. Sarebbe un rischio eccessivo…-, sussurrò Antus. -Ha ragione. Non importa quanto sia pianificata la battaglia: il nostro Imperator non può rischiare. Se morisse… se cadesse Aristarda avrebbe comunque vinto! Non ha neppure un erede!-, il tono di Lina Dosmedea era quasi isterico. Per contro, la fredda calma di Serena Prima, neonominata Comes Imperatoris era persino inquietante. Septimo la guardò. Era una donna di ferro, una giovane con l’acciaio nell’animo e il ghiaccio nelle vene, aveva fegato. Aveva appena sfidato ogni singola persona là dentro a contraddirla, e aveva saputo rispondere a tutti loro senza ricorrere a trucchi di retorica o a insulti. -Credo sia l’Imperator a dover avere l’ultima parola, non credete?-, chiese la giovane. Septimo Nero sorrise. Ponderò nuovamente la situazione, più per darsi un tono che per reale necessità o esitazione sentita. In realtà aveva già deciso. Aristarda era l’unico vero nemico presente, gli altri erano poco più che seccature. Ma sua sorella… si era già rivelata ben capace di anticipare le sue mosse. A dispetto della disparità iniziale di forze, aveva saputo difendersi e persino tenerlo in scacco. La trappola proposta da Serena Prima era rischiosa, ma era anche il modo più rapido per concludere lo stallo con ...