1. La Caduta. Atto Quarto. Della decisione di Septimo, dell’elezione di Serena Prima a Comes Imperatoris e di ciò che seguì.


    Data: 29/03/2020, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... sorrise, senza quasi guardarlo. L’accusa insita in quella frase non parve toccarla minimamente. -Lo apprezzo. Ho studiato la sua vita e le sue tattiche. Di tutti i generali di Aristarda Nera, è sicuramente e di gran lunga il migliore. Ha avuto una carriera folgorante, che gli ha permesso di ottenere il rango di Legato anzitempo.-, disse, -Gli altri generali di Aristarda sono incapaci, deboli o discretamente abili, ma Proximo… lui è brillante. Prima della guerra civile prese con sé una centuria e, in sprezzo degli ordini, attaccò una forza nemica numericamente superiore. La distrusse annientandone le riserve di cibo e acqua. È divenuto Legato grazie a quella vittoria.-, continuò la giovane. -Non sapevamo di questi suoi esordi…-, disse uno stratega. Era una donna sui cinquant’anni, bionda e piacente malgrado il viso sgraziato e poco elegante. -Infatti. Io invece ne ho saputo. Ho studiato Proximo perché lui, come avrete capito, è la chiave di volta dello scontro con Aristarda Nera. Rimosso lui, i traditori perderanno un capo, un generale abilissimo e subiranno un colpo al morale devastante.-, concluse Serena. -Il loro morale è inattaccabile: sono convinti di essere nel giusto.-, osservò Calus. -Già. Ma la loro convinzione verrà meno se non saranno più in grado di vincere scontri.-, ragionò Ennius, un generale di prima nomina fedelissimo a Septimo Nero. -Esattamente.-, confermò Serena Prima con un sorriso. -E come prevedi di eliminare Proximo Lario?-, chiese Septimo. ...
    ... -Sicuramente sarà ben protetto. La Guardia al servizio di Aristarda lo proteggerà certamente come protegge lei, e sono più che in grado di abbattere uno o più assassini.-, disse Serena. -Quindi cosa proponi?-, chiese uno degli strateghi, facendosi portavoce della domanda dell’intera assemblea. La giovane si voltò a guardare la mappa, evidenziando un settore.
    
    -La vostra idea di tendere una trappola non è da buttare. Ma una trappola richiede tempo, e come ho detto il tempo ci è avverso, quindi dovremo usare un’esca. Una che nessuno, neppure Proximo Lario, potrà ignorare.-, disse. -E che esca vorresti usare?-, chiese Septimo Nero, ormai evidentemente focalizzato. Come lui, l’intera assemblea pendeva, volente o nolente, dalle labbra di Serena Prima. -La più semplice e la più ovvia, mio signore.-, disse Serena, -Voi stesso.-. Il silenzio s’infranse. Come una cascata di cristalli scagliati da altezze immense contro pavimenti marmorei, il fragore delle risposte simultanee di ogni singolo membro della riunione presente in quella stanza fu assoluto, e impedì un effettiva risposta da parte di chiunque. La cacofonia andò avanti per minuti interi, Serena Prima lasciò che accadesse, con calma. Septimo infine esortò tutti al silenzio e alla calma. -Spiegati, Serena.-, disse. -Mio signore, voi siete il bersaglio dell’odio di vostra sorella. Non si fermerebbe davanti a nulla pur di annientarvi.-, spiegò lei, -E ordinerà a Proximo di fare lo stesso.-. -È follia! L’Imperator non può correre un rischio ...
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