I piedi di cristina
Data: 27/03/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: valchiria96, Fonte: EroticiRacconti
... ero il suo parco giochi ed io stavo inesorabilmente arrivando nel punto più alto di quella montagna russa. La linea di confine era prossima ad essere superata quando alla fine, con un ultimo colpetto sul clitoride, non trattenni più la mia voce e mi lasciai andare in un sospirato, lungo e profondo gemito. Afferrai con forza il lenzuolo lasciando cadere il libro sul mio stomaco che scivolò sul mio fianco destro, inarcai la schiena e distendendo le braccia i cui muscoli erano contratti al massimo mi lasciai scappare, con voce spezzata un «ooh cazzo!» . La lunga discesa era alla fine terminata. Il mio respiro impiegò un po' prima di rallentare. Guardai finalmente Cristina, che, chiudendo il libro disse.
«Beh, alla fine ti sei decisa a dire qualcosa»
Mi limitai ad arrossire più di quanto non fossi già, le sorrisi e aggiunsi timidamente.
«Scusa ma mi hai colta proprio di sorpresa e woh, d'un tratto eri dentro di me»
«Sono ancora dentro di te ''miss, oh cazzo''»
E col piede ancora sotto i miei slip mi penetrò di nuovo.
«Ci hai preso gusto eh?» Le chiesi con tono malizioso.
Lei, continuando a stantuffarmi con l'alluce proseguì dicendo.
«Ora dimmi che ti dispiace, anche se onestamente non credevo ci saresti stata».
«In effetti se me lo avessi chiesto probabilmente ti avrei detto di no, quindi, credo che ora dovrei ringraziarti per non averlo fatto.»
E lei... «Già dovresti proprio farlo»
Cristina ritrasse quel meraviglioso strumento di piacere e lo ...
... portò proprio sotto il mio naso.
Persa ormai ogni inibizione, presi il suo alluce in bocca ancora bagnato di me e lo succhiai golosamente per poi fare lo stesso con tutte le altre sue dita.
Ovviamente ricambiai il suo gesto, restituendole lo stesso piacere che mi aveva appena procurato sebbene in modi che mi erano più affini. Usai le miei dita come lei ma quelle delle mani. Tuttavia Cristina passò almeno un'ora a massaggiare, baciare e laccare ogni singolo centimetro di pelle dei miei piedi così mi lasciai prendere la mano e feci altrettanto scoprendo che in effetti sono una parte del corpo molto più sexy ed eccitante di quanto avessi mai pensato.
Il resto del pomeriggio lo passammo comunque sui libri, beh non prima di aver limonato un po', aver fatto un altro caffè e un'altra sigaretta.
Restai da lei quella sera e dopo aver cenato con i suoi uscimmo per fare due passi e per portare fuori il cane. Dovetti indossare i jeans senza mutande visto che erano finite dritte tra la biancheria usata di Cristina e dato che a lei stuzzicava l'idea di sapermi senza slip in quel momento, non volle prestarmene un paio.
Ero convinta che avesse in mente qualcosa da fare nel parco in cui abbiamo passato parte della serata, c'erano dei posti appartati lontani da occhi indiscreti, perfetti per qualcosa di indicibile ma no. Restammo buone sulla panchina a coccolarci e a fumare un joint. Tornate a casa, ci spogliammo e ci infilammo nel letto. Era la prima volta che giacevo nuda con ...