La voglia di essere femmina di mio marito - 1
Data: 25/03/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Lallatrav, Fonte: Annunci69
... mia passerina, lì in ginocchio davanti a me.
Le brillò lo sguardo e senza neppure degnarmi di una parola, ma guardandomi fissa negli occhi, allungò la mano, che solo ora mi accorsi era magnificamente smaltata di rosso, e me la infilò leggermente ma con decisione proprio lì, dove avevo un lago che stava macchiando il perizoma, sul davanti.
Non so come, ma rimasi impietrita, guardandomi nello specchio mentre lei mi frugava dentro, aggiungendo un dito e poi un altro, con decisione e con un modo di fare che faceva capire che quella non era la sua prima volta. E l’ultima immagine di me che ricordo fu quella della mia testa che scivolava indietro, mentre mi abbandonavo al tocco di Claudia, che mi sembrava ora così stranamente esperta.
E strano, ora, mi sembrava anche il rosso carminio dello suo smalto, indubbiamente messo da poco e perfettamente disteso sulle sue mani, come se si fosse preparata apposta per essere più carina in questo nostro incontro, che a me fino ad allora era sembrato del tutto casuale.
“Dimmi che ti piace…” la sentii dire piano, con una voce che sembrava venire da lontano, come fosse in un’altra stanza.
Non risposi a parole, ma capì. Il mio mugolare e i miei fianchi che, allontanandosi dalla sedia, cercavano le sue dita, erano la migliore risposta che potessi darle.
“Dimmi che lo faremo anche a lei…”
Trasalii.
Lei chi?
Di chi aveva il coraggio di parlarmi Claudia, mentre con fare imperioso e sapiente mi frullava tre dita nella fica, ...
... oramai fradicia?
“Ti ho sempre ammirata, Paola. E, spesso, mi sono immaginata di fare l’amore con te. Ma ora quest’occasione di avere te e la nostra Gigi assieme, mi fa sembrare tutto un sogno.”
Mentre mi sussurrava questa sua idea si era fermata per un attimo e io mi ero rizzata sulla sedia, incredula. Nello specchio una visione stupenda: io, sudata e vestita come una puttana d’alto bordo, con la mia padrona davanti a me, con la mano fra le mie cosce. E nella mente Gigi. La “nostra” Gigi… Che ancora non sapeva nulla di questi nuovi giochi, di questi nuovi momenti da vivere assieme, io, lei e Claudia.
Venni come non facevo da tempo. Una cascata irrefrenabile inondò la sedia e la mano di Claudia che, senza lasciarmi il tempo di pensare, si alzò, mi si accostò e, piegandosi su di me, mi ficcò la lingua in bocca in un caldo bacio appassionato.
Poi si staccò improvvisamente, come se nulla fosse successo e si portò la mano alle labbra, assaporando il mio umore.
“Cazzo Paola, se sai di buono!”.
E, giratasi verso il vestito lo prese ed era pronta per farmelo provare, come se nulla fosse accaduto fra noi. E già armeggiava con i bottoni, mi tese la mano per farmi alzare e per iniziare la prova. Senza neppure più guardarmi.
“Ma non hai un paio di scarpe col tacco?”, mi chiese di botto. Sssssì…. Sono di là. Ero ancora stordita. Incredula. Bagnata…
“Dai, prendile, che ti voglio vedere ancora più troia!”. E mi sorrise attraverso lo specchio, lanciandomi un’occhiata ...