La voglia di essere femmina di mio marito - 1
Data: 25/03/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Lallatrav, Fonte: Annunci69
Quando ho sposato Luigi ancora non mi ero resa conto del vero motivo per cui, prima ancora di chiedermi di sposarlo, mi chiese di andare ad abitare assieme; lo scoprii col tempo: il vero motivo era la sua passione per i miei vestiti.
Avevamo all'incirca la stessa taglia, per cui non potevo trattenerlo dal curiosare nel mio armadio, quando non c'ero, provando ogni vestito che avevo.
Quando l’ho scoperto eravamo già sposati e la cosa mi ha fatto davvero incazzare, ma lo amavo e quindi ho pensato, va bene, se lui vuole indossare abiti da donna, ecco cosa gli farò fare, a tempo pieno. Non solo come mio marito, ma come mia domestica.
Quando glielo dissi, ammise che in realtà non gli importava tutto il lavoro che avrebbe dovuto fare come governante, perché il farlo gli avrebbe fatto realizzare il suo desiderio più grande: essere in gonne a tempo pieno.
Così approfittammo del veglione di Carnevale e acquistammo in un grande magazzino gestito da cinesi un vestito da cameriera, nero e col grembiulino bianco, e una pacchianissima parrucca bionda, che Luigi indossò non senza scatenare l’ilarità degli amici presenti alla festa.
Con quel vestito in un paio di occasioni si presentò anche a letto e la cosa non mi dispiacque affatto, perché stranamente l’indossarlo lo faceva diventare decisamente più baldanzoso e arrapato.
Ma poi ha continuato a tormentarmi.
Perché doveva indossare sempre e solo l'uniforme da cameriera?
Perché non poteva indossare alcuni dei miei ...
... abiti anche se solo per qualche occasione?
Lui voleva di più.
Bene, per quanto mi riguardava, una domestica è una domestica e dovrebbe essere sempre vestita come tale.
Per portarlo (o portarla?) a pensare a sé stessa come a una vera donna e non una serva umile che comunque, da quel momento , sarebbe stato tutto ciò che io la avrei considerata, ho pensato ad un vestito speciale fatto solo per lei.
Tempo fa ho frequentato un corso da modellista e, dopo aver messo giù uno schizzo per un vestito che davvero dimostrasse quanto succube e femminile potesse essere, l’ho chiamato per farglielo vedere.
Quando gliel'ho mostrato è andato in visibilio, non credendo che io lo avessi davvero disegnato apposta per lui e non credendo, però, che io gliel'avrei mai regalato.
Mi piacque lasciarlo nel dubbio, per il suo abito dei sogni.
Era un abito vistoso, lungo e molto stretto ai fianchi, di raso rosa, come quelli che si vedono nei balli eleganti dei vecchi film, pieno di pizzi e con strati di enormi balze di tulle sul fondo.
Per creare il modello mi ero fatta consigliare da Claudia, una mia amica con la passione della sartoria, con cui condivido anche bei momenti per le nostre confidenze, sempre più frequenti, dato che ultimamente lei è un po’ in crisi col marito, sempre assente sia a casa che nel letto, nonostante lei sia davvero una bella donna, mora e con un fisico davvero desiderabile.
Ma torniamo al vestitino per Luigi…
Così un giorno mi sono decisa e sono ...