1. Storia di aurora - cap. 1 "sette sere"


    Data: 25/03/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: aurorafilippo, Fonte: Annunci69

    Le sue labbra serrano nervosamente il cappuccio della penna, l'altra mano è posata sul foglio che riporta solo una data, nessun appunto è stato ancora trascritto.
    
    Attorno a lei una ventina di persone siedono in silenzio, l'oratore proietta le sue slide sullo schermo, qualche rumore proviene dalla strada sottostante.
    
    Aurora sembra che ascolti, ma il suo sguardo è perso nel vuoto, la mente è altrove.
    
    Ogni tanto la collega di corso le dice qualcosa e la scuote dai suoi pensieri.
    
    Quando questi sembrano perdersi lei cerca un appiglio con la realtà, qualcosa che distingua fra ciò che è vero e le cose solo immaginate.
    
    Accende per un attimo lo smartphone fra le gambe, nascondendolo agli sguardi perché ha ricevuto da poco un messaggio che non vuole leggere lì.
    
    Aveva chattato con lui esattamente un mese prima,
    
    «Ho una proposta da farti, per quel tuo problema ...», era stata la prima frase.
    
    Il problema.
    
    Aurora aveva accettato quella sua prima supplenza a scuola fuori provincia, da precaria dopo una lunga attesa. Aveva deciso così, contro il parere dei suoi famigliari e del suo ragazzo. Lei aveva sempre vissuto nella sua cittadina, vi aveva frequentato il liceo, l'università e poi per due anni si era arrangiata con lavori provvisori in attesa del concorso da insegnante. L'attesa l'aveva resa insofferente e le aveva fatto sembrare inutili tutti i suoi sforzi da studentessa.
    
    Così quando ad ottobre era stata chiamata per quella supplenza annuale part-time a ...
    ... 300 km da casa, in una fra le sedi prescelte, senza dire niente a nessuno e dopo una notte insonne, si era decisa.
    
    Aveva accettato la supplenza telefonando alla segreteria della scuola e solo dopo l'aveva detto a tutti. Era sua la vita e la prospettiva di quel lavoro l'aveva motivata dopo tanti anni di studi solitari.
    
    Era partita da un giorno all'altro, prenotando online il biglietto del treno ed un b&b non troppo lontano dalla scuola di servizio.
    
    Nei giorni successivi si era rivolta ad un'agenzia immobiliare che le aveva proposto un mini appartamento arredato in un condominio per 350 € mensili. Nel giro di due giorni era lì.
    
    Il padrone di casa l'aveva conosciuto alla consegna delle chiavi. Abitava al piano di sopra, era un uomo prestante, di poche parole e dai modi secchi ma gentili.
    
    Dopo un primo periodo di servizio le si era presentata un'occasione importante, perché in città stava per cominciare un corso per abilitarsi all'insegnamento.
    
    Era piuttosto impegnativo e costoso ma lei, orgogliosa e impulsiva, aveva deciso di iscriversi pensando che ce l'avrebbe fatta con le sue risorse giacché non voleva chiedere niente ai suoi con i quali ultimamente si sentiva poco.
    
    In realtà cominciò presto ad avere problemi perché la vita in città era costosa e lo stipendio da part-time non sufficiente ed aveva così chiesto al proprietario di attendere qualche settimana per l'affitto. Ma col passare del tempo Aurora si era resa conto che non solo non sarebbe riuscita a ...
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