1. Sverginata a 17 anni in barca (3, ricordi liberi)


    Data: 24/03/2020, Categorie: Feticismo Prime Esperienze Trans Autore: AngelicaTrav, Fonte: xHamster

    ... banana rubate in cucina e venire così, piena dietro, immaginando lo zio su di me.
    
    Ricordi sparsi e ulteriori sensazioni che mi sono venuti dopo i 2 primi racconti:
    
    Lo zio mi scopò tutto il mese in tutti i posti possibili , ma con mio grande rammarico non mi baciò mai, io dopo prime volte sognavo che mi scopasse con lingua in bocca, ma non lo fece mai. Stava sopra di me e mi “sbatteva” come suol dirsi, gli accarezzavo capelli e nuca, ma lui stava ( sempre veniva da davanti come detto) con la testa vicino alla mia, parlava pochissimo ma scopava ogni volta come fosse l'ultima scopata,in modo quasi disperato (ma con un cazzo di marmo) con una foga e arrapamento -che mai più ho ritrovato in alcun maschio- fino a venirmi dentro.
    
    Due ricordi molto forti e teneri: andammo alla sua tenuta nell'Agro Pontino, e facemmo gita a cavallo (ho ritrovato anche foto che ho pubblicato), tanto sapevo benissimo che appena soli mi avrebbbe scopata. Arrivammo vicino a in fiumiciattolo e lui disse " scendiamo un po' qui, dai". E mise in terra una coperta con il paio di Omsa sopra, le sigarette HB, l'accendino e il tubetto di Dilatan. (Ormai mi stava scopando da almeno 10 giorni , mi bastava un filo di crema ed entrava come il burro...). Fui molto rapida, spigliata e spogliata, messe calze, piccola lubrificata dietro, sigaretta accesa e sfacciatamente gambe aperte per accoglierlo, sollevando il culo anzi aprendolo con le mani. Avendo molto più tempo del solito, dopo essermi venuto dentro ...
    ... come faceva sempre rimase steso vicino a me, e si rilassò accarezzandomi gambe fumando una sigaretta. E si appisolò, con un braccio intorno a me. Io fumai la mia immancabile sigaretta “post-scopata” (c’era quella “pre-scopata” e quella “post”) gustando quel momento tenero e intimo, mentre la sua sborra colava dal culo sull’asciugamano macchiandolo, anzi mettevo mano lì sotto per sentirla scendere dal mio buchetto ancora ben aperto…poche ore dopo prima di lasciare quel posto mi riscopò con una foga che mi stupì, come fosse la prima, e presi seconda sborrata nel culo nel giro di poche ore. Facemmo vero picnic e rimasi sempre nudo con le calze, uno dei ricordi più dolci ma anche trasgressivi della mia vita.
    
    Un’altra volta, ricordo splendido, eravamo in macchina verso le 6 del pomeriggio tornando da una partita di pallavolo (lo zio era sempre impeccabile in pubblico e mai fece allusioni o ammiccamenti né disse frasi mormorate o strizzate d’occhio…) e ci sorprese il tipico acquazzone di fine estate, violentissimo, pioveva a catinelle. Lo zio anziché dirigersi verso casa, imboccò quella stradina di campagna dove andavamo spesso e dove gli feci il primo pompino vero “attivo” ( vedi parte 1). Mi fece un sorriso che diceva tutto, e io senza pensarci , anzi con gioia, mi spogliai completamente buttando con fare liberatorio nel retro della macchina costume, infradito, maglietta, e indossai le calze. Scese senza dire nulla, sotto la pioggia e lo seguii, mi prese la mano ( quanto adoravo ...