Il diario osceno di mia madre
Data: 23/03/2020,
Categorie:
Hardcore,
Sesso Interrazziale
Tabù
Autore: antonio-fusco, Fonte: xHamster
... sensazioni che aveva provato nel farle.
La troia non si vergognava a raccontarmi del piacere che provava appena toccava un cazzo, la libidine di averlo tra le labbra, il piacere di sentirselo infilare lentamente nella fica ed il successivo pompaggio che doveva essere lungo ed
energico, la goduria immensa che provava quando le sfondavano il culo, lo dovevano fare dall’alto verso il basso con colpi profondi e violenti, così diceva si sentiva veramente sottomessa al maschio.
Una volta le chiesi quale era stata la migliore inculata della sua vita e lei
candidamente mi rispose, cosa che immaginavo avendo letto l’episodio nel suo
diario, la prima volta che l’aveva concesso ad un uomo, il suo amante al mare.
Che stronza, mi descrisse tutta la scena, mi parlò dell’attrazione fisica che provava per quel ragazzo, così forte da farle perdere ogni freno inibitore ed ogni prudenza, mi disse che il ragazzo abitava, da solo, nel suo stesso palazzo al piano superiore, ed a me che le feci notare che chiunque l’avesse vista salire o scendere avrebbe capito che la signora sposata andava dal bel ragazzone a farsi trombare, “era così bello e scopava così bene che non mi importava di niente e di nessuno” mi confessò la puttanona.
“Neanche di papà ti preoccupavi?”.
“E cosa avrebbe potuto dire quel porco traditore, lui sotto gli occhi di tutti mi
tradiva con la prima donna che vedeva, mi aveva tradito anche con la mia migliore amica, sapessi il dolore che provai quando ...
... lo seppi”.
“Ma tu l’hai sposato per amore?”.
“Certo, e per cos’altro, era uno squattrinato, solo che era affascinate, bello,
seduttore, tutte le donne cadevano ai suoi piedi, io me ne innamorai pazzamente,
ma i miei genitori ed i nonni, non volevano, loro mi dicevano che non sarebbe
cambiato dopo il matrimonio, ma io che avevo solo diciassette anni e conoscevo
poco gli uomini, ero convinta di riuscire a cambiarlo, e per costringerli ad
acconsentire decidemmo di scappare di casa, all’epoca un uomo dopo la fuga doveva
sposare la donna che aveva “disonorata”, e quindi i miei dovettero accettare.
“E dove andaste?”
“Appena fuori città, conoscevamo una casa abbandonata con ancora qualche
suppellettile, e passammo lì la nottata”.
“E cosa faceste?”.
“Mi chiavò tutta la notte venendomi sempre nella fica, speravamo che rimanessi incinta per rendere più irreversibile la situazione, ma non ci riuscimmo, e poi ti confesso che lo feci sperando di legarlo per sempre a me”.
Che stronza, si era fatta riempire di sperma per rimanere incinta ed incastrare quel pollo di mio padre, la mia stima per le donne crollava giorno dopo giorno, decisi che non mi sarei sposato mai.
“E dopo il matrimonio le cose cambiarono?”.
“Assolutamente no, continuò a fare quello che aveva sempre fatto, andare a caccia di donne e portarsele a letto, si scopò anche la mia migliore amica, sapessi il dolore che provai quando lo seppi, questo stato di cose mi umiliava, mi ...