mamma avvocato … cap. 1
Data: 17/03/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: mammaavvocato, Fonte: RaccontiMilu
... accovacciai tra le sue gambe. Ce l’avevo in bocca e gli facevo il miglior pompino pompino di cui fossi capace, durava da meno di 5 minuti quando sentii che era arrivato l’orgasmo, continuai senza fermarmi, lo scappellai e con le labbra lo portai sino alla fine. Tre schizzi di sborra mi riempirono la bocca, lui gemeva come un orso, gemiti senza senso, continuavo a spompinarlo.
– E’ stato meglio con l’aiuto della mamma?
– ohhhh sì mamma, grazie, grazie.
Era ancora duro come il marmo, grosso e duro, potenza dei 20 anni.
Mi alzai dal letto, andai verso la finestra che dava sul parco. Gli voltai le spalle e mi tolsi la vestaglia, rimanendo col tanga.
Sfilai anche quello e mi poggiai allo stipite della finestra, offrendogli il mio corpo.
– Vieni dalla mamma, amore. Aiuti me, ora ?
Arrivò in silenzio, la mia figa era lorda di muchi, bagnatissima, fradicia.
Mi penetrò dalle spalle senza difficoltà, sentii il suo cazzo riempirmi tutta. Cominciò a scoparmi, dalla foga capii che non aveva grandi esperienze. Lo lasciai fare. Avevo voglia di essere usata. Scopata. Chiavata. Montata. Così fu.
Mi teneva per i fianchi e mi cavalcava, grosse bordate di cazzo nella figa, senza arte, solo sesso, solo fisicità scomposta.
Aveva appena sborrato nella mia bocca, per cui ero certa avrebbe resistito un po’.
– ...
... Mamma sei fantastica, sei bellissima. Che culo che hai mamma … ohhhh …. tieni, prendilo tutto !!
Il primo orgasmo lo raggiunsi nel momento stesso in cui mi disse quelle cose, mi teneva una mano sul fianco per guidare la scopata e con l’altra mano mi martoriava le tette.
Il secondo orgasmo lo raggiunsi dopo pochi altri minuti, mi aveva fatto abbassare con il corpo mentre lui continuava a chiavarmi da dietro, a pecorina, in piedi. Mise le due mani sulle mi spalle, mi teneva ferma e mi bersagliava da dietro con colpi di cazzo profondi e decisi, capii che stava per sborrare di nuovo.
– Mamma sto per sborrare, ancora un attimo ed esco …
– Riempimi amore, vieni dentro, prendo la pillola
La mia frase fu come una sferzata al suo cervello, i suoi colpi furono ancora più profondi, sentivo le sue palle quasi dentro la figa.
Il secondo orgasmo lo raggiunsi così, insieme. Mentre guardavo fuori, presa nel suo abbraccio, con il suo cazzo ormai stanco che usciva dalla figa, con la sborra di mio figlio che colava lungo le cosce.
Il risveglio del giorno dopo fu salutato da un bacio appassionato e un abbraccio di due amanti.
L’appuntamento dalla parrucchiera ci impedì di andare oltre, il pomeriggio ci rifacemmo con gli interessi.
Se avrò ancora la necessità di farlo, vi racconterò il seguito della nostra storia …