mamma avvocato … cap. 1
Data: 17/03/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: mammaavvocato, Fonte: RaccontiMilu
Mi chiamo Luisa, ho 44 anni, sono un avvocato e come tutte quelle che hanno un lavoro, prima di essere professionista sono anche massaia, mamma, donna di servizio, sguattera ed infine Donna.
Non lo nego, sono un essere umano con le mie voglie, le mie passioni. Visto che sono su questo sito a confessarmi, è chiaro che mi riferisco alle pulsioni fisiche, sessuali.
Sono sempre stata single, più per la contingenza delle cose che per scelta, l’unico felice intoppo è stato mio figlio Roberto, nato 20 anni fa da una relazione con un collega, terminata nello stesso istante in cui gli comunicavo di essere incinta. Ma questa è un’altra storia.
Dopo la nascita del bambino mi sono dedicata completamente a lui, riducendo progressivamente a zero la mia vita, votandola unicamente al lavoro ed al suo benessere. Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, il fuoco cova sempre sotto la cenere e anche a distanza di anni esplode in tutta la sua forza.
Già in età adolescente Roberto aveva sviluppato un fisico imponente, geni ereditati dal padre, in più praticando rugby aveva acquisito con gli anni un corpo degno di nota. Le ragazze gli sbavavano dietro come cagne in calore e io ero la sua mamma orgogliosa di tanto successo. Tutto procedeva perfettamente secondo i canoni della famiglia perfetta sino a quando decise di fare l’università lontano da casa. Cominciarono i viaggi del sabato a settimane alterne, uno mi muovevo io, uno si muoveva lui.
Unica nota ...
... positiva di questi primi due anni universitari la possibilità di ritagliarmi del tempo libero per rimettere in forma il mio fisico. Sono alta 160, capelli neri lunghi, una quarta di seno e una taglia 42. Se fasciata in un jeans aderente o un tubino nero da seta, sentivo ancora di non passare inosservata per strada o in tribunale.
L’inizio della mia follia cominciò un sabato pomeriggio in cui Roberto era a casa, una cara amica, Marta, venuta a prendere un caffè vedendolo passare di sfuggita si lasciò andare a un commento sulla sua fisicità.
– Chissà se tra le gambe è messo così bene come il resto ??
Risi di gusto mandandola a quel paese, ma nascosi a fatica una scintilla di fastidio nata da un moto di gelosia.
Quella sera a cena ero sola, Roberto era uscito con i suoi amici, la passai cercando di dare una risposta alla domanda di Marta, ricordando come già da ragazzino avesse delle dimensioni notevoli ma commisurate alla sua altezza. Così le spiegavo.
Mi ritrovai con le mutande bagnate e la figa in un lago, fu un attimo andare in bagno per farmi un ditalino furioso, l’orgasmo arrivò velocissimo ma per nulla appagante, avevo ancora voglia.
Aprii il frigo, avevo fatto la spesa, c’erano delle zucchine. Presi l’intera busta senza scegliere, spensi tutte le luci, lasciai in disordine la cucina, mi fiondai in camera da letto e cominciò una notte in cui finalmente mi sarei appagata completamente.
Mi spogliai e cominciai a masturbarmi con le mani, poi ...