Una splendida donna oggetto - fine
Data: 16/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... indietro.
La guardai e ci ripensai.
- Cioè, non mi tiravo indietro. – Precisai. – Adesso ci sei tu e cambia tutto.
- Cioè rinunceresti a tutte per me?
- Non sono in relazione con loro. E te l’ho detto: più nulla senza il tuo permesso.
- Potrei non dartelo mai il permesso... he he
- Lo so. E io ubbidirei, – la rassicurai. – Però possiamo sempre arrivare ai punti 9 e 10 del nostro accordo...
Sorrisi malizioso.
- Giusto, – ammise maliziosa anche lei. – E a parte le tue ex?
- Beh, io vado a letto saltuariamente con tre coppie sposate.
- Cosa? – Si meravigliò. – Vuoi dire che fai con altri il triangolo come hai fatto con me col tuo amico non vedente?
- No, – risposi. – Lì eravamo paritari. Quando parlo di essere amante di una coppia, vuol dire che io sono il dominante e loro i miei sottoposti.
- Vuoi dire che ti fai tutti due? – Domandò allibita.
Nat suonò alla porta di casa in quel momento. Quando le aprii la porta, entrò spavalda come se fosse casa sua.
- Ciao caro, – disse in un italiano molto francese. – E tu sei Daniela, vero?
Daniela non rispose, non sapeva neppure lontanamente come avrebbe dovuto comportarsi.
Nat, invece, sì. Le si avvicinò e la baciò sulle guance.
- Che bella che sei, amica mia. – Le disse affettuosamente. – Adesso però vai in camera da letto, ti spogli, stai in piedi, tieni le gambe leggermente divaricate e metti le mani sulla testa. Arriviamo subito. Forza, vai.
Quasi scioccata dal modo di fare ...
... ambiguo ma determinato di Nat, Daniela obbedì. Nat allora venne da me.
- Te la sei scelta proprio bella. – Mi disse. – Mi sa tanto che te la sposerai.
- Tuo marito come sta? – Le domandai.
Finse di non aver sentito la domanda.
- Vieni in camera da letto, – disse invece. – Non ho molto tempo.
Mise giù la borsetta, si sfilò il soprabito e lo lasciò cadere a terra, si tolse le scarpe e si diresse verso la camera da letto.
Raccolsi la sua roba, la misi su una poltrona e la seguii.
- A te piace il culo, – disse ad alta voce, dando una sonora sculacciata alla mia amica. – A me invece piace la figa.
Prese in mano la figa di Daniela la quale, per quanto paralizzata, reagì piegandosi istintivamente in avanti.
- Credevo che non ti piacessero le donne... – Obiettai.
- Infatti, – rispose. – E ora te lo dimostrerò. Spogliamoci anche noi.
In un attimo eravamo nudi e lei venne a darmi una manata all’uccello, ma fu questione di poco, quasi un riflesso condizionato. Preferì dedicarsi subito alla mia amica.
- Sali sul letto – le ordinò, muovendosi come un sergente maggiore con accento francese. – Mettiti a quattro zampe e porgimi il culo.
Daniela salì sul letto e attese docilmente disposizioni. Nat andò al mio comò, aprì il cassetto che conosceva, estrasse il gatto a nove code che si usa per il sadomaso. Poi con la coda dell’occhio notò qualcos’altro.
- Wow...! – Esclamò prendendo in mano un cero. – Ti piace ancora giocare con le candele eh? Cochon...! ...