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E da dietro i sedili, spuntò una testa: era sua moglie.
Data: 15/03/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: acquainbocca50, Fonte: Annunci69
... proprio per la presenza di lei e noi cercavamo un’assoluta naturalezza.” - “Beh, adesso che lo so, non possiamo replicare su un comodo letto?” – dissi. - “Sono d’accordo.” – disse lui – “Tu che ne dici Cristina?” - “Lo sono anch’io” – disse lei sorridendo. “Bene, tutti d’accordo quindi… Quando sei disponibile?” – chiese lui. “Domani.” - risposi senza esitazioni. - “Il ferro si batte mentre è caldo. “ Ci fu una risata generale, poi, Alberto – si chiamava così – e io, ci vestimmo. Mentre ci dirigevamo nella mia auto fissammo l’appuntamento per il giorno dopo. Il giorno seguente, eravamo nella loro casa al mare. Cristina prese una bottiglia di whisky e dei bicchieri da un armadietto e versò una robusta dose per tutti e tre. Alberto propose un brindisi alla nostra amicizia. Toccammo i bicchieri e bevemmo, poi Alberto prese per mano sua moglie e si diressero verso una camera in fondo al corridoio. “Vieni” – mi disse Alberto. Li seguii. Entrammo. Era la camera da letto. Al centro della stanza Cristina e Alberto si baciarono, le mani di lei gli afferrarono il sedere, quelle di lui le accarezzavano su e giù le braccia. Io immobile, li guardavo. Poi, Cristina si scostò da suo marito e si sedette su una poltrona. Fece penzolare languidamente una gamba su un bracciolo e tirò fuori dalla sua borsetta una sigaretta extrafine, tipicamente femminile. La picchiettò sul fondo e la mise in bocca. L’accese e inspirò una lunga boccata, soffiando lentamente il fumo ...
... dalla bocca. Era incantevole! “Beh? Datevi da fare, su…” – disse. Una cosa è immaginare una certa situazione, altro è trovarcisi dentro fino al collo. Avevo sempre desiderato di trovarmi in un contesto del genere e adesso che c’ero, mi sentivo bloccato dall’imbarazzo. Ancora adesso Alberto fece la prima mossa: Si avvicinò a me e posò la mano sulla mia patta. In men che non si dica, abbassò la cerniera e lo tirò fuori. Tenendo la mano salda sul mio cazzo, mi trascinò accanto al letto, si sedette sul bordo e iniziò a succhiarmelo mentre ero in piedi. D’istinto guardai Cristina. Un sorriso malizioso le increspava le labbra. Spense la sigaretta e si tolse la maglietta, rimanendo in reggiseno. Salì sul letto a carponi come una pantera e si fermò dietro la schiena di suo marito. Gli accarezzò la nuca con una mano, poi, gli afferrò i capelli e cominciò a muovergli la testa su e giù. Era lei che gli dava il ritmo. “Sdraiati sul letto” – mi disse a un certo punto Cristina. Mi tolsi la camicia e feci scivolare i pantaloni a terra. Mi sdraiai a pancia in su sul letto così che Alberto potesse continuare a succhiarlo. Cristina si spogliò totalmente e si sedette sulla mia bocca. La sua figa era bagnata e i suoi muscoli si contorcevano per l'eccitazione. Era tutto stupendo, tranne un piccolo particolare: Non riuscivo a respirare. Naso e bocca erano dentro le sue grandi labbra e l’aria non usciva né entrava. Provai a sollevarla leggermente appoggiando le mani sulle sue chiappe ma lei ...