1. Io lei e sua madre 1


    Data: 02/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pigking, Fonte: Annunci69

    ... schiena si tolse gli slip fradici dei suoi umori,
    
    li portava alla bocca, leccandoli e annusandoli.
    
    Mentre con l'altra mano sulla mia, stringeva un seno con tutta la forza che aveva...
    
    Lei con le gambe aperte, ormai, persa nei gemiti e nell'immaginazione di quel che gli stavo
    
    raccontando, si era accorta di avere la mia mano tra le cosce, le dita scivolavano
    
    tra le sue labbra umide, prima solo una, poi due, poi tre e infine quattro dita che si facevano strada dentro di lei, gemeva, mordendo gli slip come una cavalla morde il freno.
    
    In un attimo sembrava essere tutto finito, si era alzata di scatto, ma solo per prendermi
    
    per mano e portarmi nella sua camera, dove mi buttò sul letto per sedersi a cavalcioni
    
    tra le mie gambe.
    
    Mi tolse la camicia accarezzarmi, prendendomi la testa da dietro e spingendola
    
    tra i suoi seni, mentre si dimenava sul mio cazzo.
    
    Via pantaloni e slip, tutti e due nudi, io sdraiato con la verga dritta e in bella mostra,
    
    lei stringeva con due mani il mio cazzo e portava la cappella alla bocca, sbavandogli sopra
    
    spalmandolo della sua saliva.
    
    Bello fradicio, si mise a smorza candela, senza farlo entrare o per lo meno infilandone
    
    solo una parte.
    
    Saliva e scendeva lentamente, prendendo la rincorsa per poi impalarsi di colpo,
    
    gemendo ogni qual volta lo aveva tutto dentro e questo per un bel dieci minuti.
    
    Essendo scomodo e volendo condurre io le danze, la feci alzare e la misi alla pecora
    
    con la faccia ...
    ... rivolta alla porta a vetri della camera.
    
    Ormai avevo capito cosa le piacesse e come gli piacesse farlo, incominciai a leccargli la figa,
    
    cercando a breve il clitoride che massaggiavo tra le labbra mordicchiandolo ogni tanto dolcemente con i denti e a cui regolarmente seguivano brevi urla e gemiti, ma mai spostata da quella posizione.
    
    A seguire sculacciate e fisting, si alternavano e le urla di piacere, soffocate ormai
    
    non si contavano più.
    
    Tra un gemito e l'altro, singhiozzando e con voce spezzata dagli orgasmi copiosi, continuava
    
    a ripetere, dammi il cazzo, dammi il cazzo...
    
    E sempre a pecora, nella giusta posizione, con la testa rivolta di lato con le sue mani
    
    che allargavano le chiappe facendo aprire il culo che si era inumidito e con l'esperienza
    
    di chi ne ha da raccontare, voleva essere sodomizzata...
    
    Non me lo feci ripetere due volte, adoro il culo, con la saliva inumidii solo la cappella
    
    è cosi che mi piace, lo appoggiai e spinsi.
    
    Pian piano fin a farne entrare una minima parte, nel mentre, noto un'ombra...
    
    Il panico, era il figlio o era Federica?
    
    Tutte le luci erano spente, un leggero venticello attraversava le stanze, forse erano
    
    le tende che si muovevano...
    
    Mi fermai un momento e mi piegai su di lei con dentro ancora il cazzo, tenni la testa contro
    
    le lenzuola per non fargli vedere la porta, non era il vento...
    
    L'ombra si muoveva lentamente, la porta si apri lentamente e intravidi la sagoma di Federica
    
    che era ...
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