La monta della troia pt ultima
Data: 14/03/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Maurocozzuto, Fonte: Annunci69
Ero sorpreso da chi mi ritrovavo davanti. Era il muratore che precedentemente stava nelle scale alle spalle di Carmine. Ero imbarazzato e curioso. Non capivo del perché mi bussava alla porta.
Dopo qualche istante apro, lui mi sorride.
“ciao”
“ciao dimmi tutto?”
“scusami se ti disturbo, pensavamo di risolvere diversamente ma, non abbiamo trovato altra soluzione, purtroppo dobbiamo far passare dei fili della corrente dal lato del tuo balcone a quello dei signori e quindi ti vorrei chiedere il permesso per utilizzarlo. Possiamo?” Io sinceramente non avevo capito tutto quello che mi stava dicendo, ero ancora stremato e dolorante. Avevo il buco del culo in fiamme e le gambe che mi tremavano, quasi da non farmi reggere più in piedi, poi la bellezza devastante del muratore influiva notevolmente.
Era un bel uomo circa sulla trentina, con il classico fisico da muratore. Braccia possenti, muscolose, piene di venature, due spalle belle larghe accompagnate inferiormente da due curvature del muscolo dorsale altrettanto grandi.
Sembrava un armadio a due ante. Un fascio di muscoli. Un vero macho con una leggera peluria sulle braccia. Indossava un jeans stracciato e largo, con delle Timberland marroni al piede slacciate, ed una canotta bianca con sopra una camicia a quadretti tutta sbottonata e ripiegata sulle braccia. Sembrava fosse uscito da un cantiere americano, come si vede nei film.
Il viso era molto marcato e stranamente molto curato. Una barba folta, lunga al ...
... punto giusto, due occhi color nocciola tirati alla cinese. Naso perfetto e lunghi capelli sistemati all’indietro.
Prima dallo spioncino non avevo notato tutta questa bellezza, ero solo imbarazzato e volevo far entrare il più velocemente possibile Carmine. Ma ora che me lo ritrovavo lì, davanti ai miei occhi, spruzzava sesso da ogni poro del suo copro.
Lucidamente dissi “si entra pure non ti preoccupare ti accompagno al balcone.”
Appena entrò le nostre braccia si strusciarono e un brivido mi attraverso tutto il copro. Finalmente così ero riuscito a sentire l’odore della sua pelle. Anche se fosse mezza giornata e stava lavorando già dalle sei del mattino il suo profumo era fresco come se l’avesse indossato da poco. Non me lo aspettavo minimamente, sembrava che stessi sognando. Ero in trance…
Lo accompagnai al balcone d’interesse e da buon padrone di casa subito gli offri qualcosa. Chiese solo un bicchiere d’acqua, disse che stava morendo dissetato, avevano finito l’acqua da un bel po'. Subito andai in cucina a prendergliela e lo lasciai iniziare a lavorare.
Gli portai l’acqua, mi ringraziò e io rimasi lì a fissarlo dalla testa ai piedi. Mi eccitava in una maniera assurda tanto che facevo fatica a nascondere la mia erezione. Ero già arrivato, ma il mio corpo non riusciva a fare a meno di rispondere a quegli stimoli.
Lavorava e la sua coda degli occhi era rivolta a me. Vedeva che lo fissavo e che mi muovevo in modo buffo. Lui di pronta risposta mi lanciava dei ...