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Mai sfidarla
Data: 11/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Una vacca da monta e il Re dei cornuti, Fonte: EroticiRacconti
... per cui dovessi farlo io e la puttana rispose: “E’ inesperto, secondo me non si fida completamente. Teme che ci siano casini. Così gli dimostri che sei accordo anche tu!” Quindi mi spiegò che il ragazzo viveva nelle vicinanze e la sera stessa avrebbe simulato che avrebbe avuto una emergenza per poter rientrare nella mattinata e che nel tardo pomeriggio sarebbe tornato al mare. Mattino successivo: ore 11 circa. Io sono sdraiato sulla sabbia faccia giù. E osservo la figacciona ignara di cosa stessi sentendo. Sotto di me il cazzo si era ingrossato tanto da uscire dal costume. Dovetti aspettare un bel poco prima che tornasse a dimensioni accettabili. E per farlo dovetti spegnere il cellulare. Non serviva esperienza per capire che la puttana era alla pecorina. I rumori parevano una replica di quanto accaduto anno prima con Alessandro (racconto “Una vacanza di cazzi presi”). Il ragazzo aveva energia da vendere e si stava sfogando sul culo della troia visto che la figacciona (anche lei!) non dava il culo. E la vacca faceva sentire quanto stesse apprezzando ...
... quel trattamento. La aspettai al mare. La puttana rientrò intorno le 14. La figacciona, la consueta mummia. Io la osservavo. Le cuffiette nelle orecchie e i gemiti della troia!!! Nel casino della spiaggia facevo fatica a distinguere le parole. Mi parve di sentire la voce del ragazzo dire “Cazzo che bello! Cazzo che bello!” La vacca me lo confermerà, era alla pecorina e il ragazzo ci dava dentro nel culo della troia. “Anche quella figa di legno non dà il culo” mi dirà al rientro e indicandomi la mummia sotto il sole” non sa cosa si perde e nemmeno cosa ci guadagna. Un bel paio di corna! Prendi il sole, prendi il sole! Intanto io mi sono gustata il cazzo del fidanzato in figa, in culo e in bocca…ah…dimenticavo di dirti. Mi ha detto il ragazzo che lei ha schifo della sborra! Dovevi vedere con che gusto quel porco mi sborrava in bocca!!” Poco dopo rientrò anche il ragazzo. Gli sguardi tra loro dicevano tutto. Per fortuna della figa di legno il giorno successivo rientrarono a casa. Ripensandoci bene. Con quel ragazzo non ci avevo nemmeno rivolto la parola!!!