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Mai sfidarla
Data: 11/03/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Una vacca da monta e il Re dei cornuti, Fonte: EroticiRacconti
... stuoia. p Come se non bastasse si gira e si rigira, orientando il corpo in ogni direzione. Ad un certo punto richiama la mia attenzione invitandomi a sdraiami al suo fianco, e mi dice: “Guarda come mi osserva il ragazzo!”. Effettivamente era iniziato un gioco di sguardi. Cosa assolutamente inconsueta per lei!!! Al che le chiedo chi avesse cominciato e la puttana mi risponde con un sorriso eloquente aggiungendo: “In realtà lo guardavo solo perché è un bel maschio! Troppo giovane per me. Avrà le età dei miei figli! “ Ma potrebbe essere solo una sensazione. No. Gli sguardi si fanno insistenti. Quel ragazzo ha di fianca se una vera e propria Venere ma sta osservando una quarantacinquenne madre con chili di troppo e un casto costume indossato. Ma le vie del sesso sono misteriose! Quando abbiamo conferma che non è un caso la voce della zoccola si fa porca, tipico di quanto è eccitata e mi dice: “Dai dammi corda! Fagli capire che coppia siamo!” In quella circostanza mi sentii un gran porco! Niente a che vedere con le sensazioni che avevo vissuto (e che avrei vissuto in seguito!) di sentirmi cornuto. No. Mi sentivo complice e porco. Quindi iniziai a massaggiare la schiena alla troia. Lentamente. E contemporaneamente osservavo il ragazzo. La vacca era a faccia giù e faceva altrettanto. Con l’aggiunta che, puntando lo sguardo sul sorpreso ragazzino, si leccava avidamente la lingua. Ad un certo punto la puttana mi dice. “Ok. Può bastare. Se ha capito bene! ...
... Altrimenti non sa cosa si perde!” Il ragazzo aveva capito. Eccome se aveva capito! E se avesse visto il sito porco dove la zoccola era in testa alla classifica di feedback non avrebbe esitato ulteriormente. Probabilmente non credeva ai suoi occhi o era troppo inesperto. La vacca mi disse: “Non andiamo in acqua insieme. Diamoci il cambio. Io vado da sola. Vediamo se mi segue.” Quindi si alzò una prima volta, lentamente, sempre incrociando lo sguardo del ragazzo. E lui rimase al suo posto. Dopo una ventina di minuti la zoccola tornò. Il tempo di asciugarsi al sole e si rialzò per tornare in acqua. Nello stesso modo. Stesso risultato. Il ragazzo rimase fermo. Quindi fu il mio turno di andare in acqua. Quando tornai la situazione non si era modificata. La zoccola si alzò per la terza volta. Dopo pochi passi il ragazzo fece lo stesso! E la seguì!!! Io mi alzai in piedi per capire cosa stesse accadendo ma l’Adriatico ad agosto era un vero carnaio e la puttana scomparve così dalla mia vista. Nel frattempo, la mummia figacciona dava segni di vita solo per cospargersi il corpo di olio per poi tornare alla immobilità più assoluta. La vacca fu la prima a rientrare. Con la massima tranquillità ma con eccitazione mi disse: “Ci vediamo domattina”. Quindi mi diede un incarico: “Scrivi il numero di telefono su un foglietto. Poi ti alzi e facendo finta che ti sia caduto lo lasci vicino. Tanto la figacciona non si accorge di un cazzo!” Io le chiesi il motivo ...