Corruzione di minore? 3
Data: 09/03/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
3.
Nella settimana successiva non fu loro possibile incontrarsi ed una nuova occasione si creò soltanto una decina di giorni dopo.
Anche stavolta l’appuntamento fu concordato per strada e dunque, alla stessa ora dell’occasione precedente, il ragazzo si presentò a casa della signora.
Non s’era ancora chiuso il portoncino d’ingresso che già lui, impaziente, le era addosso, tentando di baciarla e intanto acchiappandola e stringendola da tutte le parti (lei gli aveva aperto in pantaloncini corti e in una canotta bianca, che ne evidenziava le tette con i capezzoli già belli dritti).
Protestò un po’, ridendo:
“Ma che furia!… Calma, dài!… Non c’è nessuna fretta: abbiamo tutto il pomeriggio per…noi…”
Lo voleva guidare direttamente in camera, ma ne fu impedita perché non aveva fatto in tempo a girarsi che si trovò abbracciata da dietro, baciata furiosamente sulle spalle nude, con il culetto pressato attraverso i tessuti dall’uccello già dritto.
“Su…dài”, si schernì Gloria: “Non…non scappo mica!…”
Come fu come non fu, di lì a poco si ritrovarono abbracciati sul letto, entrambi completamente nudi. Stavolta non ci fu tintinnio di braccialetti, perché lei aveva giudicato che così la prima cartuccia sarebbe esplosa troppo presto e troppo banalmente!
Ma Gloria condusse la schermaglia amorosa in modo che si trovassero ben presto disposti nella classica posizione del 69 da cui partire entrambi in una febbrile attività di lingua…
La situazione divenne ...
... all’improvviso ancora più viziosa quando Agostino si accorse che il buco del culo di quella gran troia dichiarata palpitava, aprendosi quasi impercettibilmente per poi serrarsi nuovamente, proprio davanti ai suoi occhi mentre lui si dava un gran daffare a leccarle la fica.
Quasi meccanicamente il ragazzo portò rigidamente la punta della lingua sul buco e prese a lavorarselo con accanimento e desiderio crescente. Di lì a poco la signora non poté trattenersi dall’osservare, interrompendo per un attimo il pompino che gli stava praticando, che era un vero porcellino...
“Ma cosa fai?… Vuoi incularmi, vero?… Anche tu…”, mormorò infine, riprendendo poi di buona lena l’operazione che aveva interrotto.
Quelle sue parole, per le implicazioni inequivocabili di quell’“anche”, turbò profondamente Agostino, eccitò la sua fantasia, lo condusse in breve ad un passo dal raggiungimento del piacere, che si concretò poi di colpo nel momento in cui percepì che la punta della lingua gli veniva letteralmente risucchiata dal culetto, schiusosi vistosamente e senza dubbio alcuno arresosi senza condizioni all’inequivocabile proposta della lingua stessa!
Lei non l’aveva dunque in mente da prima, magari non ci aveva ancora pensato esplicitamente?
Le sborrò dunque in gola, ma non aveva ancora finito di godere e di sentirla inghiottire rumorosamente il suo sperma che dovette raccoglierne in bocca gli umori, poiché Gloria venne subito dopo e dunque quasi all’unisono con lui, forse per gli stessi suoi ...