1. La coppia e la commessa


    Data: 08/03/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... accarezzando la camicia, con la mano elegante, braccialetto d’argento sottile, smalto brillante su quelle dita.
    
    “Bene, mi sembra” dico mentre la mano di lei scende, inequivocabilmente.
    
    “Beh, vi lascio provare gli altri abiti, ne avete una fila” dico indicando le grucce che li reggono.
    
    “Puoi restare, se vuoi” dice lui, voce profonda, ferma. Non è un ordine, ma le note penetrano le mie orecchie. Di nuovo, ma che cazzo mi sta succedendo?
    
    Non riesco quasi a muovermi, ammaliata da loro. Che sia la loro intesa?
    
    “Credo che abbiano bisogno di me, in sala” balbetto mentre la mano di lei continua a scende, vedo distintamente l’erezione nei pantaloni e le dita che la lambiscono.
    
    “Magari posso aspettare qualche minuto, aiutarvi a scegliere, in fondo è il mio lavoro, no?”
    
    Ma che sto facendo? Me lo chiedo, mentre gli umori che iniziano a fare capolino tra le mie cosce mi rispondono, forte e chiaro.
    
    Vedo la cappella gonfiarsi, stretta tra il tessuto e le dita di lei, che mi guarda, fissa, attenta ai mio sguardo che ormai non riesce a spostarsi dalla cappella del marito.
    
    “Ha un bel cazzo, vero?” Non lo dice, davvero, lo leggo su quelle labbra rosse.
    
    In tutta risposta sollevo il vestito, mi giro, mi piego lentissima inarcando la schiena, la mia fantasia disegna chiaramente la curva che faccio quando voglio essere scopata.
    
    La risata di lei mostra quanto il marito gradisca.
    
    “Lo sai che abbiamo provato diversi negozi?” Dice lei, ad alta voce, per farsi sentire ...
    ... fuori da quel camerino bollente. “Questo è decisamente il migliore” rispondo io, tornando a guardarli, mentre scosto per la loro vista il perizoma, bagnato. Inizio a stuzzicarmi piano, per loro.
    
    Hanno lanciato una sfida, hanno trovato pane per i loro denti, penso mentre trattengo un gemito.
    
    Lei appoggia il pollice al cazzo sempre coperto da quei pantaloni nuovi, freschi, che giuro, ora gli toglierei.
    
    Ma lei mi ha preso per mano, e mi avvicina a lui. “Tranquilla, gioia” mi sussurra all’orecchio appoggiando le dita sulla clitoride. Una scossa profonda mi percorre la schiena, mentre mi offro spudorata alla bocca di lui.
    
    Cazzo, ecco perché adoro gli uomini e non i ragazzini. La sua lingua è lenta, calma, calda, si insunia, scivola, mi fa sentire illuminata, mentre vedo lei accelerare movimenti e pressione. Lui lecca clitoride e labbra, scivola piano mentre ansima trattenuto dalla mano di lei sul cazzo gonfio.
    
    Il camerino è caldissimo e la voglia mi assale: vorrei quel cazzo dentro, adesso, la bocca di lei addosso, ovunque.
    
    Lo sanno, lo sentono.
    
    Si fermano. Si alzano. Sono sudata, ho voglia di cazzo, ho voglia di tutto. Sono io, eccitata.
    
    Lei mi porge un biglietto da visita: “Scrivici, tranquilla, non lo faccio godere finché non sei con noi. Se vuoi porta un amico, non ti sarà difficile con quel bel culo che ti ritrovi” e me lo sculaccia letteralmente. Sono vicina all’orgasmo.
    
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    E adesso sono nel loro letto, istruita da lei.
    
    Mi prende la ...