1. La coppia e la commessa


    Data: 08/03/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    “Leccalo lì, alla base della cappella”
    
    La moglie tiene il cazzo durissimo alla base dell’asta, con pollice e indice a cerchio. Un bell’uccello, gonfio, eretto, che aspetta la mia lingua 24enne.
    
    “Da brava, ora, sei arrivata fino a qui” continua lei. Mi accarezza i capelli, dolcemente, fa scorrere le dita tra le cocce bionde, lunghe, muovo la testa facendo attenzione a far toccare il cazzo ai miei capelli infiniti.
    
    Mi sento potente e debole.
    
    Appoggio la lingua all’uccello di quell’uomo, quello sconosciuto che ho intravisto nel camerino.
    
    “Puoi provare a infilare la lingua nella pelle del prepuzio, e massaggiarglielo da dentro” continua massaggiandomi la nuca, e poi scivolando con la mano sulla schiena.
    
    Sono così eccitata che colo nel letto matrimoniale di questa coppia di maiali.
    
    Non pensavo avrei avuto il coraggio di raccogliere l’invito.
    
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    Lavoro in una boutique del centro, maschile. Abiti di altissima qualità, Armani, Zegna, Hugo Boss. Mi piace vestire gli uomini, di tutte le età: è un po’ come rimetterli al mondo, ma arrapati.
    
    Mi piace flirtare con loro, sono spigliata, divertente, lascio loro intravedere giusto un pezzo della mia anima, ma non mi concedo mai, almeno non a loro, non ai clienti.
    
    Eppure nel pomeriggio ho notato questa coppia, eleganti, raffinati. Come se fossero zii dei desideri. Ho sempre avuto una passione per le persone più grandi di me, fin da ragazzina. I coetanei mi annoiano, poca fantasia, tanta meccanica: nelle ...
    ... parole e nello scopare.
    
    Vedo che si aggirano per il negozio, lei sensuale ma non volgare, lui a modo. Ma quegli occhi nocciola accesi della donna, per un attimo, mi rapiscono.
    
    Non ho pregiudizi, ma non ho avuto tanti rapporti con le donne: giusto qualche terzetto per far impazzire il ragazzo dell’epoca, ma niente di particolare. Eppure questa signora emana uno strano magnetismo.
    
    Torno a sistemare i maglioni, mentre li lascio scegliere, da soli: lei sembra consigliarlo attentamente, prende con due tre abiti, e lo accompagna in camerino.
    
    Non so quanto tempo passi, mi perdo tra i miei pensieri, mi capita, a volte.
    
    Sento battere sulla spalla: “Scusami?”. E’ la donna della coppia.
    
    “Senti, mio marito è un uomo molto esigente, sull’abbigliamento, sai, gli avvocati…”
    
    Sorrido, annuisco, sono abituata.
    
    “Puoi venire a darmi una mano? Sta diventando insopportabile”.
    
    La seguo verso il camerino. Ancheggia, precedendomi. Mi sento attratta, che mi sta succedendo?
    
    Il marito è in piedi, quando le scosta la tendina. Indossa un Armani, grigio antracite, camicia blu scuro, è elegante. “Dice che non cade bene il pantalone, puoi aiutarmi?” fa lei rivolta a me.
    
    Guardo. Nessun imbarazzo da parte loro, ma ha una forte erezione, visibile, sotto quel tessuto magnifico.
    
    “A me sembra che le stiano molto bene” dico rivolta a un punto equidistante tra loro.
    
    Lui si siede, lei lo affianca, accavallando le gambe.
    
    “E da seduto, come ti sembra il pantalone?” Lei gli sta ...
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