1. La convalescenza


    Data: 01/03/2020, Categorie: Etero Autore: Nepenthes, Fonte: Annunci69

    ... Ti avrei spiegato tutto..."
    
    Lei ribatté ancora più nervosamente, alzando ulteriormente il tono di voce:
    
    -“Ah sì? E quando eh? QUANDO?", estrasse il biglietto aereo che la polizia aveva trovato nell'abitacolo distrutto della sua auto mostrandogli a tutti: " Tra una settimana, questo bastardo sarebbe partito, da solo, per la Thailandia con un biglietto di sola andata e dice anche che mi avrebbe spiegato! LEI!” - rivolgendosi alla madre di lui - “lei era al corrente di tutto e non mi ha detto nulla. TUTTE VOI eravate al corrente e siete state in silenzio... COMPLIMENTI! bella famiglia di merda! Ma tu chi ti credi di essere eh? CHI CAZZO TI CREDI DI ESSERE? Pensi di essere Brad Pitt forse? Vuoi sapere la verità? Tu non sei nulla! Sei solo un arrogante, presuntuoso ignobile egoista. Sai? Anch'io mi ero stufata di te essere noioso e privo di stimoli. Se ti stavo ancora assieme, e questo te lo devo proprio dire, è solo perché hai il cazzo grosso. Devi ringraziare il tuo fottuto cazzo se stavo ancora con te. Tu sei quella parte inutile che sta attorno al tuo grosso cazzo! Vaffanculo! ". Scaraventò il biglietto a terra e se ne andò senza lasciare a nessuno la possibilità di replicare alcunché.
    
    Le due donne e l'infermiera si guardarono sbigottite. Dario chiuse gli occhi, immobilizzato com'era, senza poter fare altro. Un silenzio di imbarazzo regnò nella stanza. L'infermiera terminò il suo compito e lasciò la stanza.
    
    Oltre alla sofferenza a Dario spettò anche l'umiliazione ...
    ... di dover essere assistito in tutto e per tutto, doveva defecare in un pannolone e pisciare in un pappagallo di plastica che qualcuno doveva pur reggere, si sentiva morire, quando sua madre, la sorella e alcune infermiere discutevano, in sua presenza, senza il minimo ritegno, su chi avesse dovuto svolgere e dividersi l'ignobile compito.
    
    Lui fingeva di dormire, in preda a un misto di vergogna e imbarazzo, ma ascoltava tutto.
    
    Alla fine si decise di lasciare il compito alle infermiere, com'era giusto che fosse.
    
    I primi due giorni furono due grosse e vecchie assistenti ad occuparsi di lui, ma, il terzo giorno a una di esse sì sostituì una giovane collega, molto carina. Lui la riconobbe in quella ragazza che le stava praticando la flebo, due giorni prima, il giorno della scenata di Sonia.
    
    La più esperta sollevò le coperte che coprivano Dario nell'intento di insegnare alla giovane tirocinante la procedura da seguire. Lei distolse subito lo sguardo da quel paziente privo di mutande, in un moto di istintivo imbarazzo.
    
    -" Cosa c'è? Non hai mai visto un uomo?"
    
    La ragazza arrossì leggermente prima di assumere un atteggiamento più marziale che professionale.
    
    La vecchia alzò con una certa veemenza il sedere del paziente, gli mise un cuscino sotto per tenerlo sollevato e cominciò con la spugna a lavarlo :
    
    -" Prima gli lavi il sedere così.", poi, afferrò, con pollice e indice, il pisello moscio di Dario, gli tirò indietro la pelle scoprendone il glande e prepuzio e ...