1. La convalescenza


    Data: 01/03/2020, Categorie: Etero Autore: Nepenthes, Fonte: Annunci69

    Dario pensava alla sua festa di quarantesimo compleanno mentre guidava la sua vecchia Golf 1.9 Td.
    
    Ci pensava anche quando entrò nel piazzale del capannone adibito a VLT-saloon. Dopo anni di dura gavetta, adesso, Dario poteva dire di avere un buon lavoro: entrava nelle sale giochi, salutava i clienti, apriva le slot e le svuotava dai soldi, le controllava, le sistemava laddove occorresse e divideva gli introiti con i titolari, come da contratto. Tutto quasi in automatico, sbattimenti zero, un buon stipendio assicurato.
    
    A Dario ripugnava il suo lavoro. Eticamente lo aborriva. Pensava di essere parte attiva di un business che faceva soldi sulle disgrazie della gente e sulla loro, conseguente, ludopatia compulsiva.
    
    Per questo egli pensava che avrebbe organizzato la sua festa di compleanno con tutti i suoi amici, la sua annoiata ragazza e il suo datore di lavoro. Si sarebbe ubriacato e avrebbe annunciato la sua partenza, mostrando a tutti il biglietto aereo che aveva in tasca da settimane, dimettendosi da tutto e da tutti. Una sorpresa. Aveva venduto tutto, la moto, la chitarra. Aveva persino già un contratto d'affitto con i nuovi inquilini del suo appartamento. L'affitto gli sarebbe bastato per vivere degnamente in Asia per almeno un anno, senza fare nulla, prima di decidere del suo destino. Solo sua madre era stata informata in anteprima, della sua decisione, in cambio del suo assoluto silenzio. Sua madre pur soffrendone aveva capito che Dario era infelice e quindi ...
    ... aveva accettato di lasciarlo andare alla ricerca di una dimensione che lo rendesse non più ricco ma almeno più sereno.
    
    Dario pensava a tutto questo anche quando, dopo aver svolto la sua routine in quel capannone, mentre usciva dal piazzale per immettersi sulla statale 494, non si avvedeva del furgone di un idraulico di Lecco che lo centrava nella fiancata alla sua sinistra. Si risvegliò dopo giorni di coma farmacologico, ingessato completamente a seguito di fratture multiple a braccia e gambe. Praticamente immobilizzato a letto.
    
    - "Lei è un miracolato. È un miracolo che sia ancora vivo. Oggi è il suo secondo giorno di compleanno.” Furono le prime parole che Dario udì, dal medico che stava assistendo al suo risveglio, appena aprì gli occhi.
    
    Gli aspettavano giorni duri e dolorosi ma i traumi non erano ancora finiti.
    
    Il giorno seguente, Sonia, la sua ragazza brasiliana con cui condivideva una stanca convivenza da più di quattro anni, si presentò al suo capezzale, c'erano Anna, sua madre e Valeria, la sorella, in camera ad assisterlo e una giovane infermiera che le stava somministrando una flebo di glucosio. Non finse neanche di accertarsi delle condizioni fisiche di Dario né di farsi delle remore per la presenza delle altre persone in quella stanza, quando cominciò ad urlargli contro, ad insultarlo pesantemente.
    
    - "Sei un bastardo, un grandissimo figlio di puttana. Sei sempre stato un egoista e un vigliacco..."
    
    Quando Dario cercò di ribattere con un :"Ascolta... ...
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