1. Tris di donne (storia vera)


    Data: 28/02/2020, Categorie: Etero Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69

    ... di avere davvero trovato quello che cercavo.
    
    Stavo per prendere la mia prima pioggia dorata: era questione di secondi.
    
    L’inconfondibile suono che accompagnava lo svuotamento della vescica suonò come musica alle mie orecchie.
    
    L’idea del tè caldo si dimostrò efficace, perché all’improvviso mi trovai la bocca piena di liquido caldissimo e leggermente acre, un bel getto che Loredana indirizzò con abilità per non farmene perdere neanche una goccia. Avevo un’erezione clamorosa, ma sapevo che non avrei potuto scoparla, quindi mi masturbai mentre lei mi affogava. Fu un connubio spettacolare, che culminò in un orgasmo incredibile, i cui frutti arrivarono fino al torace, mentre Loredana si infilava le dita nella fica e mi regalava gli ultimi due schizzi in bocca.
    
    «Che bravo che sei» disse. «Hai bevuto tantissimo. Ora puliscila bene con la lingua…»
    
    Gocciolava ancora urina quando iniziai a leccarla. Era ancora meglio di quanto avessi immaginato, grazie soprattutto all’incredibile carica erotica di Loredana, il cui evidente piacere rifletteva il mio in un infinito gioco di specchi.
    
    La slinguai come se non ci fosse un domani, ripulendola a fondo. Continuai per parecchi minuti.
    
    «Vorrei farti venire con la lingua» le proposi.
    
    «Ci riesco solo se mi sdraio comoda, e impiego comunque un sacco di tempo» spiegò. «Va bene così, è stato bellissimo. Per me pisciarti in bocca è un godimento cerebrale fortissimo, anche senza orgasmo.»
    
    Si rialzò, mentre io rimasi ancora un ...
    ... po’ sdraiato a godermi la sensazione di essere immerso nel liquido che mi aveva scaricato addosso, ancora non del tutto assorbito dallo scarico che avevo ostruito con la schiena.
    
    Quando mi tirai su a mia volta Loredana mi guardò con un sorriso.
    
    «Sei il primo che se la fa fare tutta in bocca» mi confessò. «È così che mi piace.»
    
    «Era quello che volevo.»
    
    Loredana si avvicinò e si alzò in punta dei piedi. Mi infilò la lingua in bocca, ancora satura del suo sapore. Non me lo aspettavo e risposi con entusiasmo, mentre il cazzo tornava immediatamente di marmo.
    
    Le chiesi se potevo metterglielo dentro e lei scosse la testa sorridendo, poi cominciò una sega molto dolce, perfettamente ritmata, cosa che non tutte le donne erano in grado di fare. Molte erano troppo irruente o incapaci di muoversi in modo regolare, sia con le mani che con la bocca, cosa che mi rendeva a volte difficile arrivare all’orgasmo in quel modo.
    
    Io ero in piedi e lei seduta: ci guardavamo negli occhi e lei aveva un leggero sorriso sulle labbra. Sentii arrivare il piacere come un carrello dell’ottovolante lungo una discesa ripida. Impiegai pochi minuti per venire, schizzandole lo sperma sul seno generoso. Usai la cappella per carezzarle i capezzoli, e vidi che apprezzava.
    
    Ci separammo dopo un po’ di coccole poi, a turno, ci lavammo. Io feci anche lo shampoo, dato che avevo i capelli bagnati, lei si limitò a sciacquarsi la fica senza mettersi direttamente sotto il getto. Sentivo ancora in bocca il ...
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