Ai confini della passionalità 2
Data: 01/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: popochica, Fonte: Annunci69
... mi ha fatto perdere un'ora abbondante,” concluse Laura “perciò ora sai perche devo recuperare quell'ora facendo la cassa dopo la chiusura.
“Ooh, davvero complimenti per la performance signora !!” la prese in giro Elena in tono amichevole “spero ne sia valsa la pena almeno”.
“Macché” rispose Laura ridendo “mi hanno coperto di sperma puzzolente dalla testa ai piedi, tu sai quanto odio quel liquido appiccicoso, quando aprivo la bocca per dir loro di sbrigarsi, c’era il camionista sempre pronto a tapparmela con quel suo coso nodoso. Meno male che c’era anche la piccola Coreana, ” aggiunse Laura con un sorriso malizioso “sai, l’ho invitata a casa domani sera per un numero a tre, anche alla mia compagna piace mangiare cibo esotico” le due donne risero di gusto scambiandosi uno sguardo complice.
Quando ho finito con loro” concluse Laura “mi sono voluti 20 minuti per rimettermi a posto”.
Elena era davvero compiaciuta per quella chiacchierata amichevole, lavorava in quel negozio da un paio di anni, era l’unica dipendente e con Laura si era instaurato un rapporto di amicizia, ovviamente con la dovuta deferenza, era pur sempre il capo.
Elena la salutò e uscì dal negozio, quell’intensa giornata di lavoro le fece sopire un po’ il fuoco che sentiva fra le gambe, ma il racconto delle vicende di Laura in magazzino aveva buttato benzina sul quelle fiamme e adesso era tornata punto e a capo. Meno male che aveva previsto per se stessa una seratina molto piccante.
Fermò un taxi ...
... “mi porti alla Marisana in via Trevi” disse al tassista mentre si accomodava sul sedile di fianco al guidatore.
Il quartiere Marisana era conosciuto come zona malfamata della città, ci si poteva trovare tutto ciò che altrove era illegale. Via Trevi era la strada principale del quartiere, dove la mafia Russa e Africana si contendevano il territorio vendendo droghe di ogni tipo. In questo viale si trovava anche il Gran Dormitorio.
Elena si sentì fissata, si girò verso il tassista e notò che le stava leggendo il badge, “Hei, guardi anche la strada ogni tanto” lo apostrofò Elena.
Il tassista alzò gli occhi ad incrociare lo sguardo di Elena poi guardò la strada come suggeritogli dalla sua cliente. “Non si preoccupi signora” rispose il tassista con voce scherzosa “conosco bene questa strada, le assicuro che non c'è niente di bello da guardare”.
Elena apprezzò la battuta accennando un sorriso,poi abbassò lo sguardo sul badge “simpatico il tassinaro” pensò, “peccato che sia gay. Oggi non ne va proprio una dritta”.
“Signorina, Posso farle una domanda?” chiese il tassista con circospezione “a guardarla non si direbbe che lei abiti in quel quartiere, sta andando a Marisana per cercare avventure?”
“Eh già” rispose Elena, le raccontò in breve delle due settimane di astinenza e le vicende erotiche inconcludenti di quella giornata “…ed ora capisce perché mi sento il basso ventre in fiamme” continuò Elena “ho bisogno di avere la fica strapazzata, fino a quando non mi reggo ...