1. Ai confini della passionalità 2


    Data: 01/04/2018, Categorie: Etero Autore: popochica, Fonte: Annunci69

    Genere
    
    Gang bang; Lesbiche; Sottomissione, Esibizionismo; Zoophilia
    
    Breve Introduzione
    
    Ci troviamo in una realtà parallela, un mondo dove non c’è mai stato nessun tabù e nessun senso del pudore.
    
    In questa dimensione, la nudità e il sesso sono attività pubbliche e sono per legge un diritto inalienabile dell’umanità.
    
    Le uniche due pratiche sessuali illegali sono il sesso con minori e quello con consanguinei.
    
    Siccome l’attività sessuale deve essere anche un piacere, tutta la popolazione, a partire dal giorno in cui raggiunge la maggiore età, ha l’obbligo di esibire un badge spillato sulla camicia nel quale, con l’ausilio di simboli riconoscibili e legalmente approvati, vengono indicati il proprio orientamento sessuale, i propri fetish, se piace farlo in coppia o multiplayer, se si predilige sesso all’aperto oppure altrove, ecc.
    
    Ovviamente Il sesso è anche un dovere, non si può infatti rifiutare una richiesta di prestazione sessuale che corrisponda ai simboli riportati sul proprio badge.
    
    Inoltre, un enzima presente nelle mucose di bocca, colon e genitali produce anticorpi ad hoc che eliminano qualsiasi agente patogeno nocivo.
    
    Perciò in questo mondo ideale non esistono malattie sessualmente trasmissibili.
    
    Laura
    
    Continua da “Ai Confini Della Passionalità”
    
    Elena giunse finalmente sul posto di lavoro. Laura, la proprietaria dell’attività commerciale le diede un’occhiata dalla parte opposta del negozio e, vista la faccia arrossata e contratta di ...
    ... Elena intuì che non era il caso di sottolineare i suoi 10 minuti di ritardo, “bentornata Elena!” la salutò “com’è andata la convalescenza?”.
    
    Laura era una signora elegante di 38 anni, capelli neri e seno prosperoso. Conviveva con la sua compagna da 5 anni. Era prevalentemente lesbica anche se a volte, non disdegnava toccare e farsi manipolare da mani maschili esperte.
    
    Quel negozio di abbigliamento in centro era tutto ciò che possedeva, l’aveva ereditato da sua madre e ne andava fiera.
    
    Elena salutò Laura, cercò di giustificarsi per il ritardo e le raccontò in breve tutto quello che era successo quella mattina, poi si cambiò il badge e indossò quello da lavoro.
    
    Il badge che indossava sul posto di lavoro, a parte il marchio del negozio, portava anche il simbolo
    
    di sveltina veloce e servizio di bocca, questi due simboli erano il minimo di Bon Ton richiesto per qualsiasi lavoratore che dovesse interagire direttamente con della clientela.
    
    Se qualcuno non gradisse queste due pratiche sessuali e volesse comunque lavorare in un negozio, potrebbe fare solo il magazziniere.
    
    Ad Elena non dispiaceva fare un pompino veloce o farsi sbattere in piedi per 5 minuti sul posto di lavoro, ma non la eccitava e non ne traeva nessun appagamento, lo faceva solo per educazione e gentilezza nei confronti della clientela.
    
    Il resto della giornata passò tranquillamente, gli affari andarono bene anche se dovette fare un paio di lavoretti di bocca la mattina a due clienti stranieri ed ...
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