Francesca: 289- Una parete li divide ma non al mare
Data: 22/02/2020,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... attira la sua attenzione una boccetta di profumo che ha una forma che le pare consona al suo desiderio.
In un attimo è pronta e vogliosa, stesa sul letto e senza alcun preliminare affonda il tappo di quella boccetta nella sua figa bagnata ed aperta.
Immediatamente con colpi decisi spinge fino in fondo per darsi piacere, l’eccitazione è alta, spinge e spinge con forza e rapidità come piace a lei. L’effetto è rapido; inizia a gemere, il respiro diventa affannoso, ed inizia a parlare come se incitasse un uomo a prenderla violentemente.
Quell’uomo non è un suo amante reale ma immaginario, non ha volto ma lo sente suo. Lo sente forte con spinte possenti che la scuotono.
I suoi respiri, mugolii e frasi insensate dovute all’eccitazione ed alla voglia di essere chiavata non sono emessi a voce bassa e lei crede di non essere sentita finché sente che qualcuno bussa al di là del muro della sua stanza.
Le viene da pensare che forse è un vicino che si è sentito disturbato dai troppi gemiti e dalle urla di piacere. Lei non smette ma limita il volume della sua voce. Francesca vuole sentirsi godere, lo ha sempre fatto da quando vive da sola ma, per non sollevare la suscettibilità di chi ha bussato ed anche per non dare scandalo, cerca di fare più piano. Però viene nuovamente interrotta. Questa volta è lei chi parla è una voce maschile.
Francesca pensa ad un uomo eccitato al di à del muro che, attirato dai suoi gemiti, come lei inizia a toccarsi e forse ...
... segarsi.
Francesca è incuriosita ed eccitatissima e non si controlla più.
Tra lei e l’uomo al di là del muro è una gara a chi fa più rumore ed a chi si fa sentire di più.
Quando Francesca sta per raggiungere l’apice del piacere non sente più la voce di lui e si chiede dove sia finito “che sia già venuto ed ora si stia rilassando?”
Lei non ha mai visto io vicino di casa, anzi pensava che l’appartamento fosse vuoto oppure abitato da persone molto silenziose che passano le loro ore di vita in un’altra parte della casa sul lato opposto del palazzo.
Nella sua fantasia l’uomo non ha età e con lui, data la situazione, non ha un dialogo se non quei suoni emessi durante la masturbazione reciproca.
L’idea che ci si possa masturbare ascoltandosi reciprocamente attraverso un muro per lei è una novità che le piace non poco perché si sente rassicurata da qualcuno, che resta ignoto, che ha i suoi stessi gusti sessuali. Quell’idea già è entrata in lei e già si immagina di potersi sgrillettare la sera prima di dormire senza doversi limitare nelle urla, mugolii e quant’altro esce dalla sua bocca quando fa sesso solitario.
Quell’atmosfera magica è interrotta dal suono del campanello.
Francesca è imbarazzata ed incerta, non sa che fare.
Lancia una frase alta vece “Un attimo!” e corre ad indossare perizoma, reggiseno (che non indossa quasi mai) e d un abitino leggero che usa in casa.
Poi corre alla porta per aprirla aspettandosi una vecchia vicina venuta a protestare. La sorpresa è ...