1. Francesca: 289- Una parete li divide ma non al mare


    Data: 22/02/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Come era sua abitudine Francesca si era svegliata dopo le 8.30 e si crogiolava a letto. La temperatura era così piacevole che non sarebbe andata in cucina a far colazione neanche per tutto l’oro del mondo. Eppure il telefono ha squillato e la curiosità di sapere chi fosse a chiamarla l’ha fatta levare in piedi. Non ha certo badato al fatto di essere nuda con una sola mutandina, se così si vuol chiamare un pezzo di ricamo bianco che copre la vulva.
    
    Tutto accade di mattina. Lei non si ha portato amiche o altri amici a dormire a casa e si sentiva pronta a soddisfare tutti i piaceri del suo maschio. La notte non l’ha passata a casa di Alberto perché lui era fuori per lavoro e lei volendo riappropriarsi della sua casa ha scelto di riabitarla.
    
    La voglia di sentire un cazzo duro dentro di sé è continua, è una voglia che non conosce preferenze, se fosse stato Alberto o Riccardo oppure Emilia con uno strap on, per lei sarebbe stato identico. L’importante è avere qualcosa che occupi il suo sesso che di mattina ha da sempre avuto necessità di maggiori cure. Per lei è come un’ossessione che ha necessità di essere affrontata.
    
    Andata in cucina e visto che sul cellulare compare la dicitura “Numero sconosciuto” maledice chi ha chiamato perché non si è identificato.
    
    Approfitta dell’escursione per prepararsi la colazione a base di latte, burro e marmellata di arance; una vera prelibatezza che le dà una buona carica per una giornata di lavoro ed anche di sesso.
    
    In attesa che il ...
    ... microonde dia la giusta temperatura al latte si stiracchia sollevando le braccia verso l’alto portando le tette in avanti. In quella posizione si guarda i capezzoli ed i piercing a barretta che le trafiggono le mammelle. Abbassate le braccia le mani vanno a toccare proprio i capezzoli e lei si compiace per quanto le piacciano e per come le diano tante belle e diverse sensazioni erotiche quando lei, ma non solo lei, li tacca.
    
    Ora nel farlo ha nuovamente come sempre degli stimoli che si trasmettono in basso tra le gambe e pensa a qualcosa, un oggetto in casa, che possa farla godere per bene, un oggetto lungo, grosso, duro che possa fungere da cazzo, possibilmente un enorme cazzo.
    
    È distolta dagli impulsi sonori del fornetto che ha terminato il riscaldamento del latte.
    
    Mentre mangia le due fette biscottate con marmellata e burro sfoglia il cellulare senza pensare qualcuno o qualcosa.
    
    Al termine va in bagno, si sciacqua il viso e gli schizzi dell’acqua cadendo sulle tette fanno indurire i capezzoli. Si lava i denti, si guarda il viso senza trovare niente di particolare che attragga la sua attenzione e si raccoglie i capelli sulla testa. Si sposta sedendosi sul bidet e le viene voglia di sgrillettarsi ma ritorna in mente l’idea dell’oggetto dentro di lei.
    
    Eppure avrebbe modo di allargarsi; nell’armadio della camera da letto ha un piccolo arsenale di sex toys ma nessuno di questi in quel momento la invoglia.
    
    Infine nuda come sua madre l’ha fatta torna in camera e ...
«1234...8»