Tempesta di neve
Data: 21/02/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... nessuno che potesse sentirlo.
Gli piaceva il mio cazzo caldo dentro di sè.
Continuai a fotterlo, non riusciva nemmeno a sollevarsi, era così dolorante.
Stavo per venire, stava arrivando. Mi tirai fuori molto velocemente e lui gridò, mi strappai il preservativo e lo gettai sul tappeto.
“Cosa stai facendo...” Disse
Mi misi su di lui ed improvvisamente il suo viso e la bocca furono coperti dal mio sperma.
Glielo feci entrare tutto in bocca e gli feci succhiare l’uccello, strofinandogli la pelle del prepuzio sul naso e sulle labbra, poi lo vidi inghiottire il mio succo d’uomo.
Dopo che gli ebbi sborrato in faccia, lasciammo la mia camera ed andammo in bagno. Sollevai Giacomo, una mano sotto le ginocchia, l’altra sulla sotto la parte superiore della schiena, presi un preservativo e la bottiglia di lubrificante.
Lo portai in bagno e lo misi in piedi.
Aprii l’acqua calda della doccia. Mi sedetti sul lato della vasca con lui sdraiato sul pavimento e il culo rivolto verso l’alto.
Iniziai a lubrificare il suo piccolo buco stretto, frugandoci dentro guardandolo chiudere gli occhi e respirare più a fondo.
Lo sollevai, lo girai e lo baciai delicatamente sulla sua dolce schiena, poi lo spinsi sotto la doccia.
Ci sedemmo sul pavimento, con l’acqua calda che mi scorreva lungo la schiena.
Lo baciai ancora sulla schiena, lo feci girare ed iniziai a baciarlo sulle labbra, strofinando il naso contro il suo, fronte contro fronte.
Spinsi la sua testa sul ...
... mio pene e lui lo afferrò delicatamente con le labbra.
Gli spinsi la testa su e giù, proprio sul mio cazzo duro, sentii il mio uccello scendergli in gola.
Poi gemette pesantemente, io gli alzai la testa e ricominciai a baciarlo.
Lo feci girare di nuovo e mi alzai sollevandolo con me, questa volta con le braccia che spingevano contro il muro.
Gli circondai il petto con le braccia ed iniziai a masturbarlo.
Andai sempre più veloce, lui gemeva sempre più forte.
Il suo gemito era molto forte, io gli tenevo la testa con il braccio attorno al collo e lui venne sul suo stomaco, nel suo ombelico.
Tornammo a sederci con l’acqua calda che mi scorreva sulla schiena e Giacomo di fronte a me, gli leccai lo sperma dallo stomaco e lo baciai, poi ripresi a leccare fino a che tutto la sua dolce sborra non fu sparita.
Ci alzammo, Giacomo srotolò un preservativo sul mio uccello duro, lo feci girare spingendolo contro il muro e gli baciai la schiena.
Fece un respiro profondo, strofinai il prepuzio avanti e indietro contro il suo buco del culo, spandendoci sopra il lubrificante.
Continuai a farlo contro il suo buco stretto, sapeva che da un momento all’altro sarebbe stato scopato.
Strofinai il naso tra i suoi morbidi capelli e contro il suo orecchio, tenendolo stretto al petto con il braccio sinistro e afferrando la gamba con il destro, mi spinsi nel suo stretto buco del culo lubrificato.
Giacomo emise il gemito più dolce e forte. Sentì il gran dolore, ma era ...