1. Week end catanese


    Data: 31/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Scelgo_Io, Fonte: Annunci69

    ... erezione iniziata qlke minuto prima.
    
    Mi inginocchiai davanti a lui, afferrai il suo cazzo tra le mani e iniziai a leccarglielo dalle palle fino alla cappella.
    
    “Brava troia…finalmente!”.
    
    Avevo desiderato a lungo il suo cazzo, la sua porcaggine e quella autorità di maschio arrapato.
    
    Succhiavo avidamente mentre lui emetteva gemiti di piacere alternati a porcate eccitanti.
    
    Poi ad un certo punto mi frenò la testa “piano cagna altrimenti ti sborro tutto in gola subito!”.
    
    Nonostante il sapore del suo cazzo mi stava inebriando acconsentii a rallentare, mi alzai e dandogli le spalle mi sfilai l’accappatoio che avevo ancora addosso.
    
    Preso da quella provocazione mi spinse energicamente sul letto difronte a noi, mi posizionò col culetto all’aria in quella che aveva tutta l’aria di essere la volontà di scoparmi a pecora.
    
    “che bel culo puttana, fammelo preparare per bene, voglio scopartelo!”
    
    Si avvicinò e iniziò a leccarmi il buco spingendo al sua lingua a volermelo penetrare così.
    
    Io mi limitavo ad ansimare per eccitarlo. Poi infilo un dito , poi due e poi tre.
    
    Il buco fradicio della sua saliva e aperto dalle sua dita imponenti era pronto.
    
    E adesso desideravo sentirlo almeno quanto lui aveva voglia di scoparmelo col suo cazzo durissimo.
    
    Avvicinò la cappella gonfia. Fu lento giusto a farsi strada col cappellone. Non appena era entrato mi diede un colpo deciso e entrò per almeno metà della sua lunghezza.
    
    Io diedi un urlo di dolore che lo eccitò da ...
    ... morire.
    
    Affondò il resto del suo cazzo e iniziò a scoparmi.
    
    “Puttana ti fa male?”
    
    “no continua” risposi “sbattimi come una troia!”
    
    Iniziò a fare avanti e dietro col suo stupendo cazzo. Accompagnava gli affondi con delle pacche sul culo che mi irrigidivano stringendo il buco attorno al suo cazzo.
    
    “che c’è puttana non ti piacciono le pacche sul culo? Avevi detto che adoravi il sesso selvaggio!”
    
    Adoravo quel suo modo di scoparmi il culo e sferzarmi quelle pacche sul culo invece.
    
    Mugolavo, gemevo e lo incitavo a farmi sentire tutta la sua potenza.
    
    Eccitatissimo gli espressi anche chiaramente quello che volevo... “stuprami!”
    
    In un secondo mi piantò la mano davanti alla bocca e con l’altra mi teneva fermo per evitare mi sottraessi ai suoi colpi di cazzo. Iniziò a penetrarmi con forza e a ritmo più veloce. Io emettevo gemiti di piacere, altro non potevo dire chiuso in quella morsa.
    
    A un certo punto mi liberò la bocca dalla sua mano. Si sfilò la T-shirt e la arrotolò velocemente.
    
    “Apri al bocca troia!”. Mi fece scorrere la maglia arrotolata davanti alla bocca e usandola come un morsetto la strinse dietro la testa. Adesso poteva cavalcare la sua puledra da monta ancora con più vigore.
    
    Il suo cazzo aveva ormai allargato il mio culo, scivolava dentro con piacere e io ero in prenda al godimento totale.
    
    Sempre con la maglia annodata a tapparmi la bocca in quel rudimentale morsetto che mi permetteva solo di mugolare di piacere senza proferire parole, ...