1. Week end catanese


    Data: 31/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Scelgo_Io, Fonte: Annunci69

    Sapevo che eravamo nello stesso albergo. Nulla più. Voleva fare il misterioso o era riservato.
    
    D’altronde c’era la possibilità che fosse in vacanza con la mogliettina, oppure con amici a cui non voleva far sapere di avere un incontro con uno sconosciuto che desiderava scoparsi da mesi!
    
    O forse mi aveva preso in giro e mi aveva fatto andare in quell’albergo per prendersi solo gioco di me.
    
    Chissà…
    
    Mi guardavo intorno, nella hall, al bar. Cercavo uno sguardo complice e sbirciavo il cellulare frequentemente in attesa di un segnale, un messaggio o una chiamata.
    
    Nel perlustrare la folta platea maschile di quell’albergo cercavo di capire qlsa rifacendomi agli input che nei mesi precedenti mi aveva dato. Foto e descrizioni erano nella mia mente e forse mi avrebbero aiutato.
    
    Mi cadde spesso lo sguardo su un tipo che impersonava benissimo le caratteristiche accumulate nella mia fantasia. Provai ad attaccare bottone e cercare di capirci qlsa in più.
    
    Mi avvicinai al bar mi sedetti sullo sgabello di fianco al suo. Cercai di incrociare il suo sguardo un paio di volte e quando ci riuscii gli sorrisi senza proferire parola. Il sorriso fu ricambiato.
    
    Sul bancone del bar avevo ben in vista per lui il profilo di A69 aperto. Scorrevo lentamente la galleria fotografica. Se era lui, nessun segnale poteva essere più chiaro. Lui guardò il mio smartphone e senza farsi troppo sentire disse “interessante” e si voltò dall’altra parte.
    
    Era lui? Bhè poteva essere.
    
    Oppure era ...
    ... qlno interessato in ogni caso a ciò che aveva sbirciato sul mio telefono?
    
    Mi alzai e andai verso l’ascensore, sperando che mi seguisse e mi desse chiaramente un segnale.
    
    Entrai in ascensore e me lo ritrovai dietro. Senza pensarci 2 volte mi abbassai fingendo di raccogliere qlsa.
    
    In un attimo lui mi appoggio il pacco strusciandosi. Sentii un bel cazzo duro appoggiato al mio culo.
    
    Mi girai e glielo tastai. “ti ho trovato finalmente”!
    
    Le porte dell’ascensore si aprirono, uscendo gli dissi “vado in camera a fare una doccia, la 305, lascio la porta socchiusa”. E senza aspettare alcuna risposta mi avviai.
    
    Guardai il corridoio prima di socchiudere. Non c’era. Ma il mio messaggio era stato chiaro.
    
    Adesso toccava a lui.
    
    Mi avviai verso il bagno per docciarmi, con l’orecchio attento per cercare di avvertire il rumore di chi entra e richiude là porta dietro di sé. E infatti...
    
    “ci vuole tempo?” disse non appena richiuse la porta.
    
    La camera era praticamente al buio. Giusto un po’ di luce trapelava dal bagno. Quella condizione mi stava eccitando.
    
    Camera quasi buia, uno sconosciuto (forse) o cmq un uomo di cui conoscevo solo il nick “OttoC” che aspettava col cazzo già duro e voglioso di scoparmi.
    
    “allora puttanella ci vuole tempo ho detto? Credo che ti sei accorta che il mio cazzo era già duro in ascensore!” mentre mi intimava nuovamente di fare presto si sbottonò il jeans e tirò fuori il suo bel cazzo duro come a volermi dare la prova visiva della sua ...
«1234»