Due inguaribili Puttane
Data: 20/02/2020,
Categorie:
Cuckold
Lesbo
Tradimenti
Autore: manupicco, Fonte: RaccontiMilu
... godo… ancora più forte… GODOOOOOOO”.”La senti come gode la “zoccola”? – sottolineo al marito dell’amica – Evidentemente vuole dare il meglio di sé, perché lo sconosciuto ci ha pagato scambiandoci per puttane da strada”. Al che lui: “Oh, Samy, non puoi immaginare il regalo che mi hai fatto chiamandomi e mettendomi a parte di una estemporanea chiavata di mia moglie. Lei, tra gli amici ed i conoscenti del quartiere, è considerata “puttana”, ma addirittura “da strada”, questa proprio mi mancava. >Ti prego, rimandamela a casa ben farcita, sia davanti che dietro, perché voglio ripulirla con la lingua”. “Eh, no, amico mio. Adesso la ripulirò io, davanti e dietro;la mia amica puttanella, ti prometto che la prossima volta, potrai farlo tu. Contento Cornuto?”…..Dopo l’avventura avuta con Maurizio, questo è quanto Loredana mi racconta al suo rientro a casa: Trovo mio marito Lucio che ancora si segava, dopo aver ascoltato le mie urla di godimento provato con Maurizio. Mi afferra e mi sbatte sul divano e, senza nemmeno togliermi il perizoma, mi penetra. La sua ghianda, ingrossata al massimo, pesta, schiaccia ed opprime il grilletto con un movimento rotatorio, poi, la sento sbattere sulle pareti interne, stimolandomi un piacere infinito. Onestamente non m’aspettavo tanta irruenza, così mi convinco definitivamente che è proprio vero che le “corna” hanno un effetto afrodisiaco. Mi contorco: le mani, i piedi sono tesi, con i nervi contratti e devo avere proprio l’aspetto di una “puttana” se ...
... mio marito mi scopa, quasi senza rispetto, sebbene sono pur sempre la moglie. Ho il fiato bloccato in gola. Il suo desiderio febbrile, a lungo frenato, si trasforma in delirio erotico. Deve avere il cervello che gli fuma e trasmette quella sensazione anche a me Non sa più dove sbattermi il cazzo: in bocca, tra i seni, tra le natiche, sotto le braccia, sul collo, mi sembra come se fosse dotato di tanti cazzi guizzanti che cercano di insinuarsi o conficcarsi in me, ricoprendo ogni lembo di pelle del suo succoso piacere. “Piano, Lucio – gli dico – calmati”, ma il suo stato di eccitazione dev’esser tale che, in confronto, il supplizio di Tantalo sarà stato meno sofferto. La sua bocca, il cazzo, la cappella reclamano il loro godimento. Ormai non piò più resistere ed il suo ritardato godimento si manifesta emettendo uno sciroppo oleoso… zucchero e miele e, con esso, anch’io mi sento catapultata in un’atmosfera da estasi. Che bello, Samy… ma per chi? Per loro, i maschi? No…, Samy, per noi femmine. Noi facciamo i nostri bravi calcoli su di loro e, anche se non vogliamo, siamo capaci di bramarne le loro attenzioni, le esigiamo, pretendiamo che ci soddisfino… “Ancora… ancora… più forte… più in fondo… che bello, voglio godere… tanto… godere e gioire… tanto”, finche esplodiamo nel nostro godimento. Siamo egoiste? Ma chi non lo è nel sesso?
Dopo i continui inviti da parte di Loredana, sono tranquilla: insieme siamo come mine vaganti, sprizzanti sesso da ogni poro. Un giorno la porto con ...