1. Giovanna: “Storia di una Signora perbene” (parte 1)


    Data: 20/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Wolfman, Fonte: EroticiRacconti

    ... verginità la notte precedente, cosa avrebbero potuto dirle? “benvenuta nel club”.
    
    Ma Giovanna era cosi, si era perché ora Giovanna è un’altra donna, non è più la “Bella Signora perbene”, o almeno non lo è più nella sua testa, cosa ce di male ad essere se stessi, a tirare fuori la nostra vera indole, a toglierci la maschera di perbenismo e falsa moralità, ognuno di noi è un esperimento di vita, ognuno di noi dovrebbe spogliarsi e correre nei prati verdi della trasgressione.
    
    Come ogni mattina mentre si recava a piedi al negozio, incrociava per strada sempre allo stesso punto, sempre alla stessa ora quella “povera ragazza”, era una zingara dall’età indefinita visto come si trascurava sempre sporca e con abiti dismessi, eri li con il suo bicchiere di carta che puzzava di vino di bassa qualità a chiedere qualche spicciolo per “mangia qualcosa”, come diceva lei in un italiano stentato. E Giovanna ogni mattina si fermava, gli sorrideva e gli donava qualche spicciolo, la cosa si ripeteva quotidianamente e ogni volta le due donne scambiavano due parole, “come ti chiami?” gli aveva chiesto un giorno, “Anca, io sono Anca nome gitano, e tu bella signora quale è tuo nome?” “io sono Giovanna”, “brava e bella Giovanna tu buona con me sempre grazie”, e cosi come ogni giorno finchè una mattina Anca volendo sdebitarsi con lei gli propose di leggergli la mano. “ma no Anca lascia perdere io non ci credo e …” “ tu non crede? Fai male e se tu non crede allora fai che io leggo e poi tu ...
    ... crede vedrai Giovanna”, quasi come fosse un gioco Giovanna accetta, a dire il vero non è che la zingara gli avesse detto niente di particolare solite menate, tranne un particolare che la scosse, quando gli disse “tuo marito non bravo come tu pensa”, a cosa si riferiva? Forse al fatto che era sempre fuori per lavoro? Si sarà fatto forse un amante? Ma no lui no, o forse al fatto che lo vedeva davvero cambiato da tempo? E quelle strane richieste che insistentemente iniziava a farle ogni volta che tornava a casa, “ti vesti male, sei poco femminile, metti qualcosa di più sexy ogni tanto, usi le mutande di mia nonna ecc…”, all’inizio non ci faceva caso Giovanna ma poi quelle frasi erano diventate sempre più ricorrenti sempre più petulanti, tanto da convincersi ad acquistare qualche gonna più corta, un po' di biancheria più audace, ma a lui non bastava, ed a letto poi le sue richieste su pratiche sempre più spinte, ben lontane da quella vacanza dove aveva perso la verginità, era rimasta sconvolta la prima volte che lui mentre lei era sul divano a guardare la tv, uscito dalla doccia in accappatoio si era diretto davanti a lei ed aprendo l’accappatoio gli aveva quasi ordinato, “succhiamelo dai”, con gli occhi sgranati come se fosse la richiesta di un marziano cercando di spostarlo gli aveva quasi urlato, “ma che dici sei pazzo?”, per poi accontentarlo con una sega veloce tanto lui veniva subito, “la prossima volta voglio che me lo succhi Giovanna”, e poi quell’altra volta mentre facevano ...