Weekend con le amiche (…e non solo). - Racconti Erotici

Weekend con le amiche (…e non solo).

... assolutamente no! Al limite sul divano ci andrei io, ma per me non c’è davvero problema a dormire con te, Viki!” la rassicuro io, il più cordialmente che posso.

“E allora cos’hai?”

Ci penso un po’ su, poi decido che forse è meglio se le spiego come stanno le cose; con Lisa, per ovvi motivi, non posso farlo, ma se mi confido con Victoria magari sarà un bene. Quello che voglio è soprattutto evitare l’insorgere di possibili, per quanto improbabili, situazioni imbarazzanti che vengano a funestare questo tanto agognato (almeno per me) weekend di vacanza.

“Ascolta, Viki…” le riassumo in breve tutta la situazione, mettendo bene in chiaro che l’ultima cosa che vorrei è quella di dare un dispiacere a Lisa, che non le ho mai detto niente proprio per questo motivo, che ho addirittura cercato di evitare di frequentarli assieme e di come adesso si sia venuta a creare una situazione quanto mai spiacevole.

“Ok, non mi dire più niente, non ce n’è bisogno… lo sapevi che ci ha provato addirittura con me?”

“CON TEE??”

“Eh già… a mia sorella non ho detto niente, ma mi chiedo se invece avrei dovuto farlo… Ho tentato di metterla in guardia dicendole che non mi sembra uno affidabile, ma lei si è irrigidita e ho dovuto smettere… è mia sorella e io le voglio bene, non voglio farla soffrire… Ho pensato che magari un giorno se ne sarebbe accorta da sola di che tipo e che se lo sarebbe tolto dalla testa… anzi… speravo che questa fosse la volta buona…”

“Oh cazzo…”

“Già… io, ...

... rispetto a te, ho avuto modo di frequentarlo di più e di potermi fare un’idea più precisa su di lui: è un narcisista che cerca solo conferme alla propria presunta irresistibilità di

macho

, non può evitare di provarci con tutte e in ogni circostanza… e quella deficiente di mia sorella non se ne rende minimamente conto…”

“L’amore è cieco…”

“Esatto, se ne accorgerà, prima o poi, e ci starà malissimo… so com’è fatta.”

“E… che possiamo fare?”

“Niente. Solo starcene buone e sperare che le passi.”

La cena è trascorsa senza intoppi. Verso le undici, con la scusa di andare a comprare le bombe calde, Viki ed io ci assentiamo, lasciando ai due campo libero.

Ce la siamo presa comoda, facendo un giro

by night

per Sperlonga. Sedute a prendere un gelato in piazzetta siamo state addirittura abbordate da due ragazzi bellocci e piuttosto simpatici che hanno insistito per offrirci da bere. Inutile dire di come ci siano rimasti maluccio quando li abbiamo lasciati lì, con un palmo di naso e due palmi di cazzo gonfio nei pantaloni ciascuno, adducendo la scusa che i nostri

mariti

ci stavano sicuramente aspettando a casa. Ce ne torniamo alla villetta commentando e ridacchiando tra noi, leggermente brille. Sono le due di notte passate.

La porta della camera di Lisa è chiusa e la casa è avvolta dal silenzio. Devono star dormendo. Andiamo in bagno e poi in camera nostra cercando di fare meno rumore possibile, per non svegliarli.

Ci siamo messe a letto, ma non si ...