LA METAMORFOSI DI SELENE
Data: 15/02/2020,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... pernottato a Roma.
C’ era Franco, giovanile nonostante i cinquanta, molto ospitale.
Li aveva messi immediatamente a proprio agio, come amici di vecchia data.
Poi incontrarono anche la moglie, una vera sorpresa, vista dal vivo: alta, statuaria, dalle forme giunoniche, estremamente riservata, ma non distaccata.
Era più giovane di lui, praticamente una ragazza.
Selene aveva dovuto ammirare la bellezza speciale di quella donna, che non era passata inosservata nemmeno al marito, Carlo.
L’ aveva portata in giro per casa ad apprezzare il paesaggio e i panorami mozzafiato, la frescura delle logge, le camere bianche e altissime, dalle volte a botte.
Poi giù, nelle cantine e, infine, nella stanza che lui aveva chiamato: “palestra”.
Con la scusa di voler s**ttare una foto e fare uno scherzo al marito, le aveva chiesto di adagiarsi sul “cavallo” … e da quel momento tutto era cambiato. Le certezze di Selene erano precipitate in un baratro e lei si era ritrovata proiettata in un incubo che la stava annientando.
Da lontano senti, improvviso, una musica: forse da uno stereo.
Si udivano anche delle voci, qualche risata.
Selene non riuscì a trattenersi e senza pensare alle conseguenze, con una voce fioca e rotta, cercò di gridare:
- Aiuto … per favore, aiuto ! –
Me niente cambiò per alcuni minuti, forse non potevano sentirla.
Poi entrò lei, la moglie di Franco, vestita come una cameriera, con un camice azzurro di cotone, estremamente ...
... semplice.
Sotto portava calze chiare color carne. Il camice era esageratamente sbottonato sul davanti. Non le prestò particolare attenzione.
Selene cominciò a pensare di essere in un sogno, anzi in un incubo.
La donna spostava oggetti nella penombra; poi si avvicinò al lavello e cominciò a sciacquare qualcosa che Selene non vedeva.
La ragazza si trovava in un situazione assurda, si rivolse alla donna:
- Per favore. Per favore mi aiuti. Non è possibile, mi aiuti, sto impazzendo –
Le sembrava un’ allucinazione, non riusciva a credere di essere proprio lei, in quel posto, in quella posizione: prona e sottomessa, a implorare un poco d’ attenzione.
Normalmente avrebbe già fatto intervenire il genio civile, la guardia costiera, i carabinieri e persino la guardia svizzera, in una situazione tanto assurda.
La donna non rispose, ma accennò un lieve sorriso.
Si portò verso la porta, con fare circospetto, come per controllare che nessuno la sentisse. Poi tornò a sfaccendare per la stanza e le disse sottovoce: - Non ti preoccupare, aspetta, non durerà a lungo. Non ti preoccupare. -
A quel punto entrò Franco, con un sorriso spavaldo:
- Oh, ho! – disse con ironia - la bella signora è ancora qui, bene! –
Selene era arrabbiata, livida e con disprezzo disse di rimando:
- Insomma, la smetti con questa farsa, idiota? – poi aggiunse con rabbia – Pagherai caro questo scherzetto, vedrai! –
L’ uomo rispose, con un gesto teatrale, come rivolgendosi a una invisibile ...